sabato 26 gennaio 2013

MPS RISALE IN BORSA: +10%. IN ASSEMBLEA SCONTRO GRILLO-PROFUMO

Grillo all'assemblea Mps (Ansa)


SIENA - Scambi vorticosi sul titolo Mps a Piazza Affari. A metà pomeriggio è già stato scambiato il 10% del capitale. Nelle ultime quattro sedute è passato di mano, ad ora, il 28% del capitale della banca. Il titolo balza del 10,07% a 0,25 euro.
MANCINI CHIEDE CHIAREZZA La Fondazione Mps «è determinata ad intraprendere tutte le eventuali azioni, compresa quella di responsabilità che la legge le riserva» a tutela degli interessi propri e di tutti gli azionisti. «Attendiamo che sia fatta piena chiarezza attraverso le analisi in corso come annunciato da parte di Banca Mps». Lo ha detto il presidente della Fondazione Gabriello Mancini a proposito della vicenda dei derivati che ha coinvolto il Monte.
La richiesta di ricapitalizzazione dell'Eba è stata «oggetto di numerose critiche a livello istituzionale» e «forti perplessità sono state più volte sollevate dal nostro Ente» fin dall'inizio, ha detto Mancini. Per il presidente della Fondazione oggi quelle critiche risultano «rafforzate alla luce del differenziale Btp-Bund», la cui riduzione «non rende più attuali i risultati prodotti dall'Eba». Una richiesta, oltretutto, che si «è dimostrata una dannosa misura pro ciclica, che ha di fatto acuito le tensioni di un periodo di scarsa liquidita».

ASSEMBLEA CON BUFFET SOBRIO Una delle assemblee certamente più partecipate per Banca Monte dei Paschi di Siena: l'auditorium di Viale Mazzini non poteva contenere tutti i soci arrivati stamani (oltre 250 quelli presenti fisicamente) e la struttura ha predisposto una sala attigua con schermi dove i soci possono seguire gli interventi.
A fianco è stato allestito un 'sobriò buffet, con tartine, crostini e panini. Ben diverso (ma già era stato così nelle due assemblee presiedute da Alessandro Profumo), da quello che si vedeva a Siena fino a un anno fa, all'epoca della presidenza di Giuseppe Mussari.
Allora i soci potevano rifocillarsi con primi e secondi piatti tipici, serviti in bianche porcellane. Assemblea affollata anche dai giornalisti, oltre un centinaio quelli accreditati, stretti in una sala stampa dove comunque le telecamere devono restare spente.

UE IN CONTATTO CON L'ITALIA «Siamo in contatto con le autorità italiane sulla situazione del Monte dei Paschi perchè abbiamo preso una decisione che approva gli aiuti e aspettiamo un piano di ristrutturazione entro sei mesi sulla base del quale daremo il via libera definitivo al salvataggio»: così un portavoce di Bruxelles. La Commissione Ue ha approvato in via temporanea la ricapitalizzazione del Monte dei Paschi di Siena per 3,9 miliardi il 17 dicembre scorso, «per preservare la stabilità del sistema finanziario italiano». La misura consentirà alla banca di conformarsi alle raccomandazioni dell'Autorità bancaria europea (Eba). L'approvazione definitiva è però subordinata alla presentazione di un piano di ristrutturazione entro i sei mesi successivi alla decisione, e quindi Bruxelles aspetta novità dalle autorità italiane e dalla banca prima di potersi esprimere di nuovo. Se in questa prima fase Bruxelles non è entrata nei dettagli e nella «sostenibilita» dell'istituto, spiegano gli esperti che quando dovranno esaminare il piano andranno a verificare anche la solvibilità e la gestibilità a lungo termine.
BOTTA E RISPOSTA PROFUMO-GRILLO Botta e risposta tra Beppe Grillo e Alessandro Profumo in assemblea. Il leader del movimento a 5 stelle parlando ai soci ha lanciato l'allarme di «un buco nei conti di 14 miliardi di euro, bisogna subito aprire un'inchiesta».
Dichiarazione che ha fatto subito intervenire il presidente Profumo che ha chiesto: «Mi dica da dove viene questa indicazione? Qui non c'è nessun buco». «Questa era banca dei senesi. Banca florida, straordinaria - ha proseguito Grillo -. Poi nel 1995 è stata politicizzata, è entrato un partito, sono entrati i Ds e siamo arrivati allo scempio totale».
«Il mercato non è altro che i soliti squali che entrano nelle società, investono e vogliono i dividendi. Per darli è stata disintegrata una delle più belle banche. Si sono venduti tutto». Il leader del Movimento 5 stelle ha quindi ribadito quanto aveva detto arrivando, ossia che la situazione del Monte è peggio della Parmalat e di Tangentopoli. «Bisogna chiamare i segretari del Pd e chiedergli conto», ha concluso.

MONTI ATTACCA: "IL PD C'ENTRA" «Il pd c'entra in questa vicenda» perchè «ha sempre avuto molta influenza sulla banca e sulla vita politica» di Siena. Così Mario Monti, ai microfoni di Radio Anch'io a proposito della vicenda Monte dei Paschi di Siena. «Io - ha però aggiunto il leader di Scelta Civica - non sono qui per attaccare Bersani, ma il fenomeno storico della commistione fra banca e politica che va ulteriormente sradicato» perchè è una «brutta bestia».
Poi, ha concluso, lascio ai politici« il compito di »puntarsi il dito« l'uno contro l'altro. «Questi problemi, nel caso del Monte dei Paschi, ma anche in altri casi, anche in altri Paesi, sono in gran parte derivati da una brutta bestia: cioè la commistione fra banche e politica», ha spiegato Monti. Un fenomeno, ha aggiunto, «che ho preso di mira da molto tempo, anche sul piano personale».
Il leader di Scelta Civica ricorda di aver rifiutato la guida della Banca Commerciale italiana perchè le cariche erano state «lottizzate», ma anche le sue indagini a Bruxelles quando era commissario Ue e le sue proposte in Italia «contro la commistione banche-politica».

BERSANI: "TROVA UN DIFETTO AL PD AL GIORNO" «Trova un difetto al pd tutti i giorni, mentre per un anno non ne ho mai sentiti...». Il segretario del Pd Bersani risponde così a Mario Monti sulla vicenda Mps.
"ACCORDO CON PD O PDL"
Mario Monti, su Radio Uno, apre alla possibile alleanza con il Pdl «magari non guidato da Berlusconi» dopo il voto. Il leader di Scelta Civica parla dapprima di una possibile alleanza con il Pd. «Dipenderà da quali politiche l'onorevole Bersani riterrà di mettere in campo», risponde Monti. «Se sono quelle che vengono espresse con piena legittimità dalle componenti più massimaliste - aggiunge - non ci sarà proprio la possibilità di un lavoro comune».
Poi l'apertura al Pdl: «Poniamo che il Pdl, magari non sempre guidato dall'onorevole Berlusconi... si potrebbe benissimo immaginare una collaborazione con quella parte, una volta mondata e emendata dal tappo che per natura sua impedisce le riforme».

PROFUMO: NON ABBIAMO DATI PUNTUALI «Non è ancora possibile fornire dati puntuali e aggiornati» in merito allo stato dell'arte della situazione derivati. Lo ha detto il presidente di Mps, Alessandro Profumo in assemblea, precisando che la banca sta ancora lavorando all'esame dell'esposizione portafoglio titoli e derivati.
GRILLO ATTACCA PROFUMO «Alessandro Profumo lo conosco, è di Genova come me, faceva il casellante e studiava la notte. Ma ha un curriculum inadatto per questo ruolo perchè è indagato per frode fiscale». Così Beppe Grillo ha aperto il suo intervento all'assemblea del Montepaschi.
GRILLO: PEGGIO DI PARMALAT «Quello che hanno fatto alla banca Monte dei Paschi è peggio della Tangentopoli, di Craxi e di Parmalat insieme, questo è il danno che hanno fatto». Così Beppe Grillo arrivando nella sede dell'Assemblea di Mps, accolto da una ressa di giornalisti, cameraman e fotografi. «Hanno fatto di un partito una banca e di una banca un partito», ha aggiunto mentre entrava in Assemblea. «Mussari è un incompetente, lo hanno messo lì a fare il linoleum: stanno vendendo una banca del 1500 al mercato», ha concluso.

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