lunedì 4 febbraio 2013

HA UNA MATITA "INFILZATA NEL CERVELLO": OLIVIA, 20 MESI, SALVA PER MIRACOLO

 
ROMA - Un incidente quasi incredibile, dal quale è uscita praticamente illesa una bimba
americana di 20 mesi. A testimoniare l'incredibile caso della piccola Olivia Smith, una bambina bionda del New Hampshire, sono le immagini della sua radiografia diffuse dai medici che l'hanno curata: la piccola stava colorando a casa sua, il 6 gennaio scorso, quando ha perso l'equilibrio cadendo proprio sul pastello arancione, che le si è conficcato nell'occhio destro, penetrando a fondo nel cervello. A salvarla, una notevole dose di fortuna: nel suo percorso il colore è entrato in profondità per oltre 10 centimetri, senza provocare danni. Tanto che i chirurghi del Boston Children's Hospital sono riusciti a estrarre lentamente l'oggetto a mano dall'occhio di Olivia, e ora sono convinti che la brutta esperienza non comporterà conseguenze. «È incredibile la sua fortuna - dice Darren Orbach, uno dei medici che l'hanno seguita, intervistato dalla stampa statunitense - Ora mi aspetto che cresca come una bimba praticamente normale». Una vicenda che ha dell'incredibile: quando la mamma si è resa conto di quello che era accaduto, solo un piccolo pezzo del pastello usciva dall'occhio della bambina.
«Pensavo che la matita si fosse rotta - racconta alla Whdh (affiliata della Nbc) Susie Smith, madre di Olivia - non credevo che potesse essere tutta intera nella sua testa». Dopo aver portato di corsa la bimba all'ospedale di New Hampshire e poi al Boston Childern's Hospital, gli esami hanno mostrato quello che era successo. Il colore nella sua traiettoria non ha toccato nervo ottico, vene o arterie critiche, nè altre aree che, se danneggiate, avrebbero potuto provocare cecità, paralisi o devastanti danni neurologici nella bimba, spiega Orbach. E questo in alcuni casi «per pochi millimetri», come ha mostrato l'angiografia eseguita prima della rimozione.
La matita è stata rimossa nel corso di una delicata operazione che ha visto Orbach e il neurochirurgo Shenandoah Robinson impegnati per ore nella sala dell'angiografia: l'esame ha fornito agli specialisti un aggiornamento in tempo reale di ciò che accadeva nella testa della bimba, via via che il colore veniva rimosso. Una procedura rischiosa, in cui il pericolo di un'emorragia fatale era dietro l'angolo in ogni momento. L'intervento, raccontano i medici, è durato circa 3 ore. E la matita è stata sfilata pochi millimetri alla volta. Olivia è stata sedata per un giorno interno, poi lentamente si è svegliata, con il lato destro indebolito.
La risonanza magnetica ha mostrato che la piccola ha avuto un lieve ictus al momento del trauma, ma secondo i medici sta recuperando rapidamente e tornerà alla normalità in pochi giorni. Orbach spiega che potrebbe, nel caso peggiore, restare una leggera debolezza nella parte destra del corpo, come conseguenza dell'incidente. Ma «se anche non diventerà una ginnasta, sarà una bimba perfettamente normale».
Ora Olivia è tornata a casa, dopo qualche giorno in un centro di riabilitazione: corre, dipinge e gioca con le bambole.

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