giovedì 14 febbraio 2013

JUCKER, LA MADRE DI ALENYA: "LUI HA UCCISO ED È LIBERO, MA IO NON PERDONERÒ MAI"



MILANO - Per Patrizia Rota, madre di Alenya Bortolotto, perdonare l'uomo che ha ucciso la figlia è impossibile e pensare alla possibilità che possa rifarsi una vita riapre una ferita che non si è mai rimarginata. Per la giustizia italiana, tuttavia, Ruggero Jucker è ora un uomo che ha scontato tutta la sua pena e ha il diritto a essere scarcerato.
"Parlo come madre - dice al Corriere della Sera - non avrà mai il mio perdono. In questo caso la giustizia è stata profondamente ingiusta... Io non credo sia possibile fare giustizia per un atto tremendo come quello che è stato compiuto".
Era il 2002 quando Ruggero Jucker, imprenditore milanese, uccise con 22 coltellate la fidanzata Alenya Bortolotto. Condannato in primo grado a 30 anni di carcere, esce oggi dalla prigione di Bollate dopo 10 anni di detenzione grazie alla combinazione tra indulto e sconti di pena.

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