FACEBOOK: LE DONNE NE SONO PIU' DIPENDENTI
Secondo un nuovo studio, a non poter fare a meno di Facebook sono le donne, piuttosto che gli uomini
Che la frequentazione dei social network, con in testa Facebook – la madre
di tutti i social – possa causare una sorta di dipendenza è evidente,
senza bisogno di scomodare un qualsiasi studio ad hoc: basta analizzare
se stessi o le persone che si conoscono e che utilizzano questo mezzo
per rendersi conto che è davvero così. Spesso, infatti, non si riesce a
resistere dal dover controllare la propria pagina almeno una volta al
giorno e, altrettanto spesso, dedicarci molto di più di quei “cinque
minuti” che ci si erano riproposti.
Ma chi sono i più “devoti”? I maschi o le femmine? Secondo quanto suggerito da un nuovo studio norvegese pubblicato su Psychological Reports pare siano le donne a soffrire di maggiore dipendenza da social network, ma non solo.
Le
conclusioni tratte dallo studio, supportate anche da un grafico
riportante i “sintomi” da dipendenza – o, nel caso, da astinenza –
arrivano dall’osservazione del comportamento di 423 studenti a opera dei
ricercatori dell’Università di Bergen, in Norvegia.
Quello che
ha incuriosito gli studiosi è che la dipendenza da Facebook trovava una
correlazione con i sintomi che si hanno dalla dipendenza da droga, alcol
e altre sostanze chimiche in grado di creare assuefazione. E, questi
sintomi, sono apparsi chiari ed evidenti.
L’analisi ha permesso di
stilare quelle che sono le categorie più a rischio: e queste erano
principalmente i giovani, rispetto agli anziani, e le donne rispetto
agli uomini. In linea generale, i maggiormente dipendenti da Facebook
erano le persone che soffrivano di ansia, insicurezza o altri problemi
nelle relazioni sociali. Questo, secondo gli scienziati, può essere
spiegato con la maggiore facilità nell’uso della tecnologia che permette
di interagire con le persone dietro alla sicurezza di uno schermo,
piuttosto che interagire di persona.
Tuttavia, non sono solo le
persone introverse o timide a prediligere le relazioni virtuali: anche
le persone in genere estroverse sono state riscontrate essere
maggiormente dipendenti da Facebook. Al contrario, le persone ben
organizzate e ambiziose erano meno a rischio dipendenza: queste, per
esempio, utilizzano il social network principalmente per motivi di
lavoro o di networking, scrivono gli autori.
I dati sono stati
ricavati utilizzando una determinata misura che fa riferimento a quella
che si chiama “Bergen Facebook Addiction Scale”, che prevede 6 criteri
di valutazione e per ciascuno dei quali si ottiene un punteggio da
abbinare alla persona. Si va da una base di 1, ossia si frequenta il
social network “molto raramente”, a una massimo di 5, ossia “molto
spesso”.Ma non solo, i 6 criteri di valutazione includevano
anche il sentire il bisogno di collegarsi e utilizzare Facebook in
maniera crescente, per sempre più tempo e più spesso. Poi, i tentativi
di fallimento nel cercare di limitarsi nell’uso. Il sentirsi o meno
turbati se ci sono problemi nell’accedere al proprio account o se,
peggio, ne viene negato l’accesso.
In base a questi e gli altri
parametri, se si è risultati segnare “spesso” o “molto spesso” in almeno
quattro di essi, allora si è probabilmente dipendenti dall’uso di
Facebook e spinti in qualche modo a collegarsi per utilizzarlo.
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