TRENTO - Una mamma trentina teme che il marito, di origini egiziane,
intenda fare praticare l'infibulazione sulla loro figlia di 5 anni.
Una
pratica, quella delle mutilazioni genitali femminili, molto diffusa nei
Paesi africani nonostante i divieti ufficiali, e clandestinamente anche
in Italia. Fatto è che il timore ha spinto la donna a rivolgersi al
Tribunale dei minori. Il risultato è un provvedimento del gip di
allontanamento dell'uomo dalla famiglia, anche se nega di avere queste
intenzioni. Tutto è nato dopo che l'uomo era andato in Egitto, portando
con sè il figlio minore, 2 anni. Al ritorno la madre aveva scoperto che
il piccolo era stato circonciso: non una mutilazione, come noto, ma la
donna non era d'accordo, mentre la religione musulmana lo impone. A
rassicurarla sulla bimba ora non sembra bastare che il marito si
dichiari un musulmano moderno e che dica di non avere mai pensato
all'infibulazione per la propria bambina.
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