sabato 4 agosto 2012

MELISSA, TORNA A CASA L'AMICA VERONICA. 9 RAGAZZI CON LESIONI: "NOI ABBANDONATI"



BRINDISI - È in viaggio per Mesagne e arriverà questa sera a casa Veronica, di 15 anni, la più grave delle studentesse ferite nell'attentato compiuto a Brindisi il 19 maggio scorso dinanzi alla scuola Morvillo Falcone. Lo conferma all'Ansa il sindaco della cittadina del Brindisino, Franco Scoditti, che ha incontrato stamattina i famigliari della ragazza.
Veronica, che era rimasta coinvolta nella strage insieme alla sorella Vanessa, di 18 anni, ferita più lievemenete, è stata a prima ricoverata nel reparto di Rianimazione dell'ospedale 'Vito Fazzì di Lecce, poi trasferita il 24 maggio scorso all'ospedale 'Cisanellò di Pisa quindi dimessa, il 14 luglio scorso per poi trascorrere un periodo di degenza in un centro di Casciana Terme dove ha iniziato il programma di riabilitazione che ora potrà proseguire nel brindisino.
Le condizioni di Veronica erano state giudicate disperate, appena dopo il trasferimento in ospedale, il 19 maggio. Ma ora la ragazza è fuori pericolo e può continuare a curarsi anche a casa. Il padre, Angelo aveva raccontato che in quel terribile sabato di primavera fu la sorella Vanessa a salvarla 'strappandola all'incendio divampato dopo l'esplosionè.
La studentessa del Morvillo, che ha comunque subito menomazioni importanti, avrebbe ripreso a camminare. A Mesagne raggiunge le altre compagne, Selena, Sabrina e Azzurra, che hanno riportato ustioni nell'attentato e che ora, come lei, sono fuori pericolo.

NOVE FERITI CON LESIONI GRAVI In seguito all'attentato del 19 maggio scorso dinanzi alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi, Anna, 18 anni, studentessa dell'istituto ha perso quasi del tutto l'udito. È una delle ragazze ferite nella strage che portò alla morte di Melissa Bassi. Come lei, che è di Tuturano, una frazione del capoluogo, ci sono altri tre giovani, inclusi dalla Dda di Lecce nell'elenco delle parti offese che include in tutto nove persone, tra cui le cinque ragazze di Mesagne (Brindisi) che hanno trascorso un lungo periodo in ospedale per le gravissime ustioni riportate.
Anna, fa sapere il suo legale Gianvito Lillo, pur avendone necessità, non è mai stata destinataria di aiuti economici. Fu lei a stringere la mano al ministro per la Cooperazione internazionale e le Politiche giovanili, Andrea Riccardi, in visita all'Itis «Giorgi» di Brindisi agli inizi di giugno.
«Quella di Anna è una famiglia umile - spiega l'avv.Lillo - abbiamo inviato una lettera ai rappresentanti di tutte le istituzioni, dalla Regione al Comune, ma per la ragazza non c'è stato lo stesso clamore che per le altre». «Eppure - aggiunge - ha subito lesioni gravi, porta anche lei i segni indelebili della tragedia». Anna è diventata del tutto sorda da un orecchio e ha riportato un grave abbassamento dell'udito anche dall'altro.

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