Pechino (Cina), 8 set. (LaPresse/AP) - È
salito ad almeno 80 vittime e 820 feriti il bilancio della serie di
terremoti che hanno colpito ieri la Cina sudoccidentale. Oltre 10mila
residenti sono stati evacuati in seguito alle scosse. Nel dramma arriva
però anche una notizia positiva. La televisione di Stato riporta infatti
che già quattro bambini sono nati in ospedali da campo allestiti dopo
il sisma.
Intanto,
i soccorritori sono al lavoro per raggiungere anche le zone montuose
più remote, ma i gravi danni rendono le operazioni più difficili e
alcune strade sono interrotte per la caduta massi. Inoltre, per i
prossimi giorni ci sono possibilità di pioggia e questo minaccia ancora
più i soccorsi. Secondo l'agenzia di stampa ufficiale Xinhua, esiste il
rischio che le precipitazioni inneschino inondazioni nelle zone colpite
dal sisma.
Tutte
le vittime tranne una si sono registrate nella contea di Yiliang, la
più colpita dalle scosse, caratterizzata da un'alta densità di
popolazione. Oggi il primo ministro Wen Jiabao si è recato nell'area del
disastro e l'emittente di Stato ha mandato in onda immagini in cui lo
si vede offrire conforto ai sopravvissuti e visitare gli ospedali. Il
dipartimento per gli Affari civili della provincia di Yunnan riferisce
che le scosse hanno distrutto 6.650 case, danneggiandone altre 430mila.
Oltre ai 100mila residenti già evacuati, altri 100mila hanno necessità
di essere ricollocati. Le perdite economiche dirette sono per ora
stimate a 3,5 miliardi di yuan (430 milioni di euro).
Nella
contea di Yiliang il dipartimento per gli Affari civili ha già inviato
oltre 10mila tende, oltre a un numero simile di coperte pesanti e
giacche invernali. Diverse agenzie, tra cui la Croce rossa, stanno
inviando rifornimenti. Migliaia di soldati sono stati inoltri dispiegati
per contribuire alle operazioni di soccorso. In molte zone, le linee
telefoniche sono interrotte, come nelle cliniche di quattro villaggi di
Qiaoshan, dove vive circa mezzo milione di persone.
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