VARSAVIA - Un vero orrore è venuto alla luce nella capitale polacca. Una donna polacca di 41 anni ha ucciso cinque dei suoi otto figli,
appena dati alla luce. Secondo il procuratore di Lomza, città nel
nord-est della Polonia - avrebbe ucciso i neonati, nascondendoli nella
stalla, nella soffitta e nel seminterrato della casa in cui viveva con
il compagno e gli altri due figli di 7 e 10 anni (ora dati in
affidamento).
«Sappiamo che tra il 1998 e il 2012 la donna ha ha dato alla luce sei figli, quattro maschi e due bambine, nati tutti vivi. Secondo le indagini cinque di questi neonati sono morti e sono in corso ricerche per scoprire la sorte del sesto», ha riferito la portavoce del procuratore di Lomza, citato dall'agenzia PAP. L'orribile vicenda è avvenuta nel piccolo villaggio di Hipolitowo vicino Lomza: la protagonista aveva «problemi di alcool ed era seguita dai servizi di assistenza sociale», ha spiegato al quotidiano polacco 'Gazeta Wyborcza, il portavoce del tribunale.
La polizia era stata allertata nel mese di giugno da parte dei dipendenti dei servizi sociali dopo che la donna aveva tentato di negare un'ennesima gravidanza.
«Sappiamo che tra il 1998 e il 2012 la donna ha ha dato alla luce sei figli, quattro maschi e due bambine, nati tutti vivi. Secondo le indagini cinque di questi neonati sono morti e sono in corso ricerche per scoprire la sorte del sesto», ha riferito la portavoce del procuratore di Lomza, citato dall'agenzia PAP. L'orribile vicenda è avvenuta nel piccolo villaggio di Hipolitowo vicino Lomza: la protagonista aveva «problemi di alcool ed era seguita dai servizi di assistenza sociale», ha spiegato al quotidiano polacco 'Gazeta Wyborcza, il portavoce del tribunale.
La polizia era stata allertata nel mese di giugno da parte dei dipendenti dei servizi sociali dopo che la donna aveva tentato di negare un'ennesima gravidanza.
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