giovedì 22 novembre 2012

SE IL BAMBINO NON SI MUOVE NELLA PANCIA

 La pancia al quinto mese di gravidanza

Quanti movimenti si devono sentire per essere tranquille che tutto stia procedendo bene? E cosa fare quando non si sente il bambino muoversi?


Il feto vive e cresce in un ambiente ovattato e tranquillo.
Il liquido amniotico nel quale è immerso attutisce i movimenti e gli permette di fluttuare e muoversi liberamente nei primi mesi di gravidanza. Mentre quando il pancione è grande e la gravidanza sta giungendo al termine, il bambino è talmente grande da potersi muovere ben poco, e allora si sentono calcetti e gomitate.
Sentire i movimenti del bambino è molto importante, soprattutto alla fine della gravidanza.

In genere le primipare (le donne che stanno vivendo la loro prima gravidanza) sentono i primi movimenti del piccolo intorno alla 20sima/22 sima settimana. Non è facile da riconoscere: sembra un leggero sfarfallio oppure un gorgoglio della pancia. Come un pesciolino.

Poi, man mano che la gravidanza va avanti i movimenti si fanno più chiari e nitidi. Sembrano dei colpetti nella pancia e intorno al sesto me si possono sentire (può farlo anche il papà) mettendo il palmo della mano sul pancione.
Dal settimo mese in poi il bambino si muove tanto, è pesante e i suoi movimenti vengono percepiti nettamente. A volte ha il singhiozzo, fenomeno piuttosto frequente nel feto, si fa sentire chiaramente.

L'importanza di sentire i movimenti del bambino
Nell'ultimo trimestre di gravidanza, oltre che l'ecografia, il modo più naturale e semplice per assicurarsi che tutto stia procedendo al meglio è prestare attenzione al numero di movimenti del bambino. Bisogna sentirlo muoversi almeno dieci volte al giorno. Il bambino dorme gran parte della giornata, ma quando è sveglio si muove, rotola, si sposta. Non sentirlo a un certo punto diventa impossibile: la pancia si modifica, il gomito o un piedino creano dei veri e propri "bozzi" sul pancione e se la mamma da dei leggeri colpetti con la mano il bambino può anche spostarsi e rispondere allo stimolo con un movimento. 
 Non è necessario tenere un diario dei suoi movimenti, ma semplicemente prestare attenzione. E provare anche a capire in quali momenti della giornata il bambino è più attivo: ad esempio può essere più facile sentirlo quando si sta stese sul letto perchè lo spazio nel quale il bimbo vive si restringe e questo può farlo spostare; oppure di notte, quando tutto tace e questo favorisce il suo stato di veglia.
Al contrario, durante la giornata i movimenti prodotti dalla mamma, che cammina o è attiva, possono cullarlo e aiutarlo a dormire tranquillamente.
Quando chiamare il medico o andare in ospedale per un controllo:
- se non si percepiscono movimenti per tutto il giorno andare al più presto, senza aspettare il giorno successivo
- se si percepiscono pochi movimenti rispetto al solito, soprattutto in momenti della giornata nei quali il bambino è sempre stato più attivo (ad esempio quando si sta stese o di notte).

Se si hanno dei dubbi che il bambino non si stia muovendo abbastanza stendersi sul letto o sul divano e spostare la mano sul pancione. Questo stimolo dovrebbe farlo muovere. Se i movimenti del bambino sono scarsi o assenti potrebbe essere indice di una sofferenza fetale: il medico farà immediatamente un'ecografia, una cardiotocografia e il monitoraggio del liquido amniotico per valutare lo stato di salute del bambino.

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