mercoledì 21 novembre 2012

TEL AVIV, ESPLOSIONE SU UN BUS: 20 FERITI. APPELLO DI ITALIA E FRANCIA

Tel Aviv, attentato terroristico su un bus


TEL AVIV - Continuano gli scontri tra Hamas e Israele e sempre senza esclusione di colpi. Un attentato con un'esplosione di natura ancora ignota si è verificato nel centro di Tel Aviv. A quanto pare è avvenuta in un autobus. Secondo le prime ricostruzini dell'accaduto sembra che l'esposione abbia provocato almeno una ventina di feriti: 3 le persone ferie in modo grave. La deflagrazione è avvenuta nel centrale viale Shaul ha-Melech. Numerose ambulanze stanno convergendo sul posto.

APPELLO DI FRANCIA E ITALIA
 Francia e Italia lanciano un forte appello affinchè «tutti gli sforzi siano stati fatti per raggiungere una tregua indispensabile» in Medio Oriente: lo ha detto il presidente francese, Francois Hollande, nel corso di una conferenza stampa congiunta a Parigi con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.


LA POLIZIA: "ATTACCO TERRORISTICO"
L'esplosione in un autobus a Tel Aviv è stata provocata da «un attacco terroristico». Lo ha riferito la polizia.
CAOS NEL CENTRO DI TEL AVIV Una città nel caos. L'esplosione si è verificata nel pieno centro di Tel Aviv, a pochi passi dal Tribunale di Tel Aviv e dell'Asia House, un palazzo di uffici. Un giornalista dell'ANSA sul posto ha constatato che l'autobus è rimasto bloccato in mezzo alla strada. La polizia sta adesso sgomberando con energia la folla di curiosi nel timore che uno due attentatori si trovino ancora nelle immediate vicinanze. La polizia rileva che esiste ancora il rischio che missili sparati da Gaza possano cadere a Tel Aviv. Secondo le prime valutazioni, è possibile che un ordigno sia stato lanciato all'interno dell'autobus, quando ha aperto le porte per far scendere i passeggeri.

HAMAS SI FELICITA PER ESPLOSIONE TEL AVIV
 «Se davvero si tratta di una operazione della nostra resistenza, ce ne felicitiamo»: è il primo commento a Gaza di una emittente di Hamas dopo aver appreso dell'esplosione a Tel Aviv. Nei giorni scorsi i mezzi di comunicazione di Hamas avevano avvertito gli israeliani della possibile ripresa degli attentati in Israele. «Sono onorato di poter affermare che il nostro sostegno alla Palestina ha un aspetto materiale e militare», ha dichiarato Larijani senza entrare in dettagli tecnici. Il presidente del Parlamento ha sostenuto che «per aiutare la nazione palestinese i Paesi arabi dovrebbero fornire assistenza militare», riferisce l'agenzia Fars.

L'IRAN AMMETTE: "NOSTRO APPOGGIO È MILITARE"
 Dietro Hamas c'è l'Iran. Il presidente del Parlamento iraniano, Ali Larijani ha ammesso che l'appoggio di Teheran a Gaza è anche «militare». Lo riferisce l'agenzia iraniana Fars. Lo stesso Larijani, secondo l'agenzia, ha inoltre esortato i Paesi arabi a fare altrettanto.

ABU MAZEN VUOLE LA TREGUA PRIMA DELLA PARTENZA DELLA CLINTON
 Alla ricerca della tregua. Il presidente dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) Abu Mazen (Mahmud Abbas) si è augurato che si possa raggiungere una tregua tra Israele e Hamas prima della partenza del segretario di stato Usa Hillary Clinton che da ieri sera è in Israele e che stamane ha incontrato il leader dell'Anp. Lo ha riferito il capo negoziatore dell'Olp Saaeb Erekat al termine dell'incontro tra i due che è durato circa tre quarti d'ora. Clinton in giornata proseguirà per il Cairo dove dovrebbe incontrare il presidente Mohammed Morsi. dell'incontro tra i due che è durato circa tre quarti d'ora. Clinton - secondo quanto riferito da Erekat - ha assicurato Mazen che gli Usa stanno facendo ogni sforzo per giungere ad un cessate il fuoco tra le parti.

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