ROMA - Berlusconi continua l'occupazione delle televisioni italiane per
la campagna elettorale:
stamattina il Cavaliere è stato ospite su La7 di
Omnibus, il talk show in onda tutte le mattine. Berlusconi ha
attaccato soprattutto Monti e i suoi alleati Fini e Casini. «E’ sotto
shock per i sondaggi che lo indicano con uno dei leaderini del centro.
Mi sono ricordato Flaiano, 'qualche volta l'insuccesso dà alla testa'.
Monti è molto diverso da come pensavamo e ci siamo cascati», ha detto
l'ex premier.«Il nostro avversario è Bersani, Monti ha rivelato il patto pre-elettorale con Bersani, si è presentato sotto mentite spoglie di indipendenza ma è una protesi della sinistra. Tutti i voti dati a lui vanno alla sinistra». «Trovo immorale - ha aggiunto - che Monti abbia deciso di diventare un protagonista della politica approfittando di un titolo al di sopra delle parti. Se avessi saputo che avrebbe approfittato dell'essere premier di un governo tecnico e poi un protagonista della politica, non avrei firmato la lettera di nomina a senatore a vita».
Altra stoccata a Monti anche sulla questione spread. «Chi dice queste cose è un mascalzone, questa è una mascalzonata, perchè lo spread è una cosa indipendente. Queste sono affermazioni della sinistra, sono menzogne, non è la realtà», ha detto Berlusconi, alzando visibilmente il tono della voce e ribadendo che «questa è una parte della congiura, perchè si voleva togliere di mezzo un governo per il raggiungimento degli interessi di altri Paesi europei».
GESTO DELLE MANETTE A INGROIA Siparietto tra il presidente del Pdl Silvio Berlusconi e Antonio Ingroia, candidato leader per Rivoluzione civile,negli studi de La7. Mentre Berlusconi usciva dalla trasmissione della prima mattina, Omnibus, Ingroia entrava per partecipare a Coffe Break. È quest'ultima trasmissione che ha mandato in onda l'incontro tra i due fissando l'immagine su Berlusconi che dinanzi all'ex magistrato incrocia i pugni facendo il gesto delle manette.
In trasmissione il gesto è stato commentato con una battuta, ricordando quello che fece Mourinho nel corso di un Inter-Sampdoria, visto che Ingroia è un tifoso neroazzurro. «Forse dovrei salutarti così» dice Berlusconi a Ingroia incrociando i polsi.
L'incontro tra i due avviene sotto gli occhi divertiti del direttore del tg de la7 Enrico Mentana che riprende stretta di mano e saluti con il cellulare. «Tu stai diventando troppo di sinistra» chiosa Berlusconi, ma Ingroia, ospite questa sera di Ballarò, non raccoglie, saluta sorridente ed entra in studio. «Vi siete salutati con affetto!», chiosa la conduttrice. «Ci siamo salutati cordialmente, da avversari politici», puntualizza l'ex Pm.
"NEL 2006 ABBIAMO PERSO CON I BROGLI" «È colpa della legge elettorale, se vince il trenino che prende più voti. Ecco perchè io all'interno della coalizione chiedo che la maggioranza di voti sia data al Pdl. Nel 2006 ci hanno fatto perdere con i brogli, noi temiamo molto questa possibilità, ecco perchè servono anche gli altri vagoncini».
«Tutti i piccoli partiti in Italia sono un grande impiccio per chi deve governare, visto che seguono solo le politiche loro e si identificano con i piccoli leader che li guidano. Il mio invito è quello di non disperdere il voto: se si vuole la sinistra si voti il Pd, se si vogliono i moderati si voti il Pdl».
"FRATTINI VUOL FARE IL SEGRETARIO DELLA NATO" «Non si presenta ma non è vero che non è ancora nostro. Se pensa che prendere una certa posizione gli possa giovare ha fatto bene. Lui vuole diventare segretario della Nato ed ha bisogno che il governo italiano sia consenziente. È un mio amico, ci ho collaborato benissimo, è capace di accendere le amicizie ed è in grandissima intimità con la Clinton. Lui era contro la politica della Lega».
"FINI E CASINI CANDIDANO I LORO PARENTI" «Fini e Casini hanno partiti di proprietà. Dato che loro sono sempre vicini alla famiglia hanno introdotto il quoziente familiare nei partiti avendo candidato 4 figli di parlamentati precedenti, il nipote di De Mita, il genero e la cognata di Casini», ha detto Berlusconi a Omnibus attaccando Fini e Casini. Quanto alle sue candidate, «non sono dei familiari e poi ho candidato le migliori». E su Nicole Minetti aggiunge: «Fu indicata da Don Verzè. Ha subito una vera e propria aggressione in ragione del suo aspetto fisico».
"LA BOCCASSINI SOTTO PROCESSO" «Dovrebbero andare sotto processo i giudici di Milano che sono mostruose macchine di diffamazione. È uno scandalo vero», afferma Berlusconi a Omnibus aggiungendo che la Boccassini «dovrebbe andare sotto processo per aver impiegato» parlando del processo Ruby «risorse dello stato su un' accusa inesistente».
«È un Paese barbaro se uno viene accusato di concorso esterno in associazione mafiosa se va ad una cena. Siamo ad una patologia che dobbiamo sconfiggere», ha aggiunto il Cavaliere ripercorrendo la vicenda in cui è coinvolto Gianpiero Tarantini.
"DRAGHI AL QUIRINALE" «Non ho mai avuto l'ambizione di fare il presidente della Repubblica», ha detto ancora l'ex premier a Omnibus. A chi gli chiede chi sia il nome che ha in mente, il Cavaliere risponde: «Il candidato in pectore non si svela altrimenti si brucia». Ma poi si tradisce e, parlando dell'ipotesi di Mario Draghi, afferma: «Assolutamente sì. Se ci fosse una maggioranza che lo proponesse io lo voterei».
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