lunedì 11 febbraio 2013

ELEZIONI, MONTI: "VINCEREMO, PERCHÈ GLI ITALIANI SONO UN POPOLO MATURO "

 
MILANO - «Continuerò a dire quello che penso, lasciando che gli altri dicano ciò che la gente
vuole sentirsi dire.  Forse per questo nessuno dei miei illustri antagonisti politici vuole fare un confronto con me». È quanto ha detto Mario Monti a Milano: «Ho sempre detto che io fin dal primo giorno ero disposto a farlo ma finora non è stato possibile».

«IL CAV COMPRA I VOTI» «Il mio predecessore, che ritiene di essere anche il mio successore, continua a fare promesse, cercando di comperare i voti degli italiani con i soldi degli italiani». Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Monti, riferendosi alle promesse elettorali di Silvio Berlusconi.
LE PROMESSE DEGLI AVVERSARI
 «I miei avversari sanno fare bene il gioco della politica», composto da «attacchi giornalieri che attirano attenzione, slogan brevi e incisivi e promesse accattivanti che non verranno mantenute e, se verranno mantenute, creeranno una situazione ancora più grave»: è quanto ha detto Mario Monti a Milano. Monti ha spiegato di essersi sentito «spesso a disagio in questo mese in un ruolo che non è il mio» aggiungendo poi che cercherà di «fare il rush finale cercando di essere sempre più me stesso».

«BERSANI INFANTILE »
 Mario Monti punge il suo avversario Pier Luigi Bersani, durante l'intervista a Tgcom24: «È un pò infantile parlare di vittoria di Pirro perchè è chiaro che ognuno ha interesse» a rivendicare una vittoria nel proprio Paese.  Alle critiche dei partiti per il risultato del vertice europeo dedicato al bilancio, Monti ha risposto: «I risultati in Europa dello statista Berlusconi li abbiamo conosciuti, quelli di Bersani non li conosciamo e comunque è un pò infantile dire 'siccome Cameron è contento deve essere stata una vittoria di Pirrò perchè è chiaro che ognuno ha la tendenza a presentare nel proprio Paese gli aspetti positivi del risultato, ma poi sono i numeri che contano e il risultato è evidente: siamo l'unico contributore netto, insieme al Belgio, a ridurre il contributo netto di cinque miliardi in sette anni e gli unici ad accrescere i fondi per la politica per la coesione». «È un risultato - ha precisato il premier - interamente positivo per l'Italia, ma non sul piano europeo e noi lo abbiamo criticato» chiedendo che ci fosse «un bilancio più ampiò e più adeguato alle esigenze di crescita».

«L'UE TEME BERLUSCONI» «È verissimo» che in Europa temono il ritorno di Silvio Berlusconi, perchè «ne hanno avuto abbastanza di un'Italia che rischia, con la fragilità politica, l'incapacità di decidere e la indisciplina finanziaria, di mettere ancora a rischio se stessa, l'Eurozona e l'Europa». Così Mario Monti a TgCom24. Poco prima Monti aveva escluso alleanze con il Cavaliere. «Certamente» le escludo, ha detto, sottolineando «la grande delusione della sua leadership politica, che ha tradito la rivoluzione liberale e tante altre cose. E ho l'impressione che molti se ne stiano rendendo conto».
«NO VOTO DISGIUNTO» «Non condivido la logica del cosiddetto voto utile o inutile e quindi auspico che coloro che voteranno Scelta Civica alla Camera e Senato votino Albertini». Così Mario Monti a TgCom 24, spiegando che questo è un «disegno coerente» per «non avere la Lega al governo della Lombardia». «Siamo un gruppo di persone per fortuna con la propria testa», ha detto Monti commentando il sostegno dato da alcuni candidati alla corsa di Ambrosoli. Detto ciò, ha aggiunto, «se qualcuno vuole conoscere il mio parere è il seguente: esiste indubbiamente un pericolo Maroni in Lombardia ed è stato molto coraggioso Albertini a mantenere la propria candidatura per la presidenza della Regione, malgrado le fortissime pressioni di Berlusconi perchè si ritirasse. Credo che Albertini tolga più voti a destra che a sinistra e che aiuti ad impedire che la civilissima Lombardia finisca nelle mani di Maroni. In più Albertini ha una esperienza amministrativa e politica sicuramente superiore a quella di Ambrosoli che è certamente persona apprezzabile e apprezzata» Inoltre, ha proseguito Monti, «non condivido la logica del cosiddetto voto utile, voto inutile e quindi auspico che coloro che voteranno per Scelta Civica per la Camera e il Senato votino Albertini per la presidenza della regione Lombardia. Questo è un disegno coerente e che dà la maggiore speranza di avere una forte voce per il nostro raggruppamento riformatore nel Parlamento italiano e di non avere la Lega al governo della Lombardia». Tornando sull'endorsement dei suoi candidati ad Ambrosoli, il Professore ha aggiunto: «Votare, ciascuno può farlo come crede; quanto a pronunciarsi lo possono fare a titolo personale se ritengono che la loro posizione possa illuminare altre persone; ma se qualcuno vuole conoscere la posizione del responsabile di questo movimento politico questa è la posizione che ho enunciato».
«NESSUNA AFFINITÀ COL SEL» 
«Non sento nessuna affinità per una sinistra che abbia una coalizione che includa questi elementi che credo non siano a favore degli interessi dei lavoratori». Così Mario Monti, a TgCom24, torna a esludere alleanze con Sel, sottolineando che le sue «rigidità» condannano «i giovani o alla disoccupazione o all'emigrazione».

POPOLO MATURO «Il nostro successo sarebbe una straordinaria prova di maturità degli italiani, che premiano chi li ha sottoposti a sacrifici». Lo afferma Mario Monti, presidente del Consiglio, oggi a un incontro a Milano. Secondo il premier, capirebbero che la terapia di chi li ha trattati «con le promesse è sbagliata».

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