domenica 3 febbraio 2013

MATTIA, 2 ANNI, VIVO PER MIRACOLO: IL SUO CUORE SI È FERMATO PER 14 GIORNI



NAPOLI - Mattia sorride, soffia sulle due candeline di una grande torta al cioccolato e batte le mani. Il suo secondo compleanno lo festeggia nel reparto di Cardiochirurgia del Policlinico di Napoli e in molti lo percepiscono come un miracolo: per 14 giorni il suo piccolo cuore ha smesso di battere. Mattia è nato con una malformazione cardiaca molto grave e il mese scorso ha subito un intervento, ma dopo il suo cuore ha smesso di battere.  
Per due settimane è rimasto in vita grazie a un cuore artificiale e alla circolazione extracorporea. Più il tempo passava, più la speranza che tutto tornasse alla normalità diminuiva, ma dopo quattordici giorni si è registrato il primo battito, seguito da tanti altri. Due settimane ancora e Mattia è stato staccato dalle macchine e tornato definitivamente alla vita. «Mattia aveva un ventricolo unico. Nato con una brutta malformazione congenita, il suo cuore presentava un ampio difetto intervetricolare, con una camera unica» ha spiegato il primario Carlo Vosa al Mattino. «Mattia era stato operato, preliminarmente, quando aveva soltanto un mese di decoartazione della aorta. Poi, a dicembre, l’intervento definitivo per separare i due ventricoli». L'intervento è stato lungo e difficile, e con Vosa c'erano i cardiochirurghi Gaetano Palma, Sergio Palumbo, Sabato Cioffi e gli anestesisti Alessandro Saccenti e Loredana Grandi. «A fine operazione, nel momento decisivo della ripresa del battito cardiaco, il cuore appariva completamente fermo. A questo punto si è deciso di impiantare un sistema di assistenza ventricolare completa, in circolazione extracorporea, in modo da isolare completamente il cuore e i polmoni e far sì che tutte le altre funzioni, vale a dire cervello reni e altri organi venissero perfusi regolarmente».

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