ROMA - Prosegue anche oggi la discesa dei prezzi dei carburanti: stando
alla consueta rilevazione della Staffetta Quotidiana, tutte le compagnie
variano questa mattina al ribasso i prezzi consigliati. Sullaverde le
riduzioni vanno da 1 centesimo (Eni) a 2,5 centesimi al litro (IP e
Tamoil). Sul diesel ribassi compresi tra lo 0,8 (Shell) e 2 centesimi al
litro (Esso e TotalErg). I prezzi della verde vanno così da un minimo
di 1,850 a un massimo di 1,867; per il gasolio si va da un minimo di
1,747 al massimo di 1,765.
Il tavolo al Ministero. Stamani il ministero dello Sviluppo economico ha convocato i rappresentanti della filiera dei carburanti per fare il punto sulla situazione dei prezzi dei prodotti petroliferi. Secondo il Ministero lo "stacco" tra il prezzo industriale italiano e quello medio europeo presenta delle «criticità» che devono essere affrontate. Il differenziale con la Ue, al netto della componente fiscale, è arrivato la scorsa settimana su livelli che non si vedevano da anni: a 5,3 centesimi per la benzina e a 5 centesimi per il gasolio, in questo caso il massimo dal 2008.
Il Ministero: i margini per un taglio ci sono. «I margini per un taglio ci sono» dicono fonti del dicastero. L'aumento del differenziale con l'Europa dimostrerebbe infatti che «la filiera non sta reagendo come dovrebbe reagire. Quindi lo spazio c'è». «Abbiamo come leve i controlli e gli interventi diretti» ha detto Passera, assicurando che il governo «sta lavorando» a uno dei problemi più sentiti dalle famiglie italiane, soprattutto dopo gli ennesimi rincari delle accise decisi con il 'Salva Italià e scattati anche a livello regionale.
Il tavolo al Ministero. Stamani il ministero dello Sviluppo economico ha convocato i rappresentanti della filiera dei carburanti per fare il punto sulla situazione dei prezzi dei prodotti petroliferi. Secondo il Ministero lo "stacco" tra il prezzo industriale italiano e quello medio europeo presenta delle «criticità» che devono essere affrontate. Il differenziale con la Ue, al netto della componente fiscale, è arrivato la scorsa settimana su livelli che non si vedevano da anni: a 5,3 centesimi per la benzina e a 5 centesimi per il gasolio, in questo caso il massimo dal 2008.
Il Ministero: i margini per un taglio ci sono. «I margini per un taglio ci sono» dicono fonti del dicastero. L'aumento del differenziale con l'Europa dimostrerebbe infatti che «la filiera non sta reagendo come dovrebbe reagire. Quindi lo spazio c'è». «Abbiamo come leve i controlli e gli interventi diretti» ha detto Passera, assicurando che il governo «sta lavorando» a uno dei problemi più sentiti dalle famiglie italiane, soprattutto dopo gli ennesimi rincari delle accise decisi con il 'Salva Italià e scattati anche a livello regionale.
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