mercoledì 9 maggio 2012

ECCO LA NOMOFOBIA, COSI' SI CHIAMA LA PAURA DI PERDERE IL CELLULARE

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Ne soffre il 66% della popolazione secondo uno studio britannico, con un aumento del 13% rispetto a quattro anni fa

Gli esperti la chiamano no mobile phone phobia e identifica, come suggerisce il nome, la fobia di rimanere senza l’amato, prezioso, caro, bello, efficiente, adorato telefonino, senza il quale ci si sentirebbe persi, frustrati, insicuri, vulnerabili, sconfitti.

NOMOFOBIA- Uno studio inglese commissionato dalla società specializzata in sicurezza digitale SecurEnvoy, ha fatto emergere infatti una delle maggiori paure di questi tempi, la nomofobia. A soffrire della paura di perdere il cellulare è il 66 per cento dei mille intervistati, nonostante il 41 per cento sia rassicurato dal possesso di ben due apparecchi. Mentre un analogo sondaggio condotto dalla stessa azienda quattro anni fa aveva fissato la quota dei nomofobici al 53 per cento.
QUEL PICCOLO AGGEGGIO CHE CUSTODISCE UNA VITA – Se lo perdo è la catastrofe: quanti di noi hanno pensato tra sé e sé che il telefonino custodisce tanti, troppi segreti, informazioni, dati, numeri di telefono. Tanto che se per caso lo si perdesse sarebbe un po’ come perdere un pezzo di sé stessi. Di nomofobia soffrono più le donne che gli uomini (70 per cento contro il 61 per cento), ma i maschi più spesso delle signore ne possiedono due (47 per cento contro il 36 per cento), il che lascia pensare a una paura alla radice forse ancora più angosciante (tanto da aver duplicato l’amato device).
UNA NEVROSI A TUTTI GLI EFFETTI – La sindrome si manifesta come altre fobie, con tutti i tratti della nevrosi che si rispetti. Soffrire di nomofobia significa avere qualcosa di più di un timore. Il nomofobico pensa in continuazione all’amato telefono, spesso ne sogna la scomparsa e secondo il Ceo di SecurEnvoy, Andy Kemshall, le persone intervistate arrivano a controllare circa 34 volte al giorno il proprio cellulare, per assicurarsi che ci sia sempre e non li abbia abbandonati.
A PROPOSITO DI DIPENDENZA – Del resto la nomofobia è solo una delle tante facce dell’ormai nota dipendenza da telefonino sulla quale esiste una folta letteratura. Secondo un sondaggio del Chicago Tribune per esempio la maggior parte delle persone dichiara di poter rimanere tranquillamente una settimana senza lavarsi i denti, ma non senza l’iPhone. Sempre in linea con questa addiction che preoccupa gli esperti il Digital Journal divulgava lo scorso mese un altro dato sconcertante a proposito di nomofobia, sostenendo che il 75 per cento delle persone non abbandona il telefono mobile nemmeno per andare alla toilette.

 

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