domenica 20 maggio 2012

EMILIA, DEVASTANTE SISMA DI MAGNITUDO 6: 4 MORTI, CROLLI DI EDIFICI STORICI E PANICO

EMILIA, DEVASTANTE SISMA DI MAGNITUDO 6:
4 MORTI, CROLLI DI EDIFICI STORICI E PANICO

BOLOGNA - Quattro morti, crolli e devastazione. È questo il bilancio provvisorio dello spaventoso sisma che ha colpito l'Emilia Romagna intorno alle 4.00 del mattino con una scossa di magnitudo 5.9.
Sono le 4.04, come confermato dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, quando una scossa di quasi 6 gradi di magnitudo, con epicentro nella Pianura padana emiliana, a pochi chilometri da Finale Emilia, sconvolge il sonno di migliaia di persone.

L'AREA DEL SISMA.
Ad essere coinvolte nel sisma sono le province di Bologna, Modena, Mantova, Ferrara e Rovigo. Tra i più vicini all'epicentro figurano i comuni mantovani di Borgofranco sul Po, Carbonara di Po, Felonica, Magnacavallo, Pieve di Coriano, Poggio Rusco, Revere, San Giovanni del Dosso, Schivenoglia, Sermide e Villa Poma, quelli rovigotti di Vergantino, Calto, Castelmassa, Castelnovo Bariano, Ceneselli e Melara, quelli modenesi di Camposanto, Medolla, Mirandola, San felice sul Panaro, quelli bolognesi di Crevalcore, Pieve di Cento, e quelli ferraresi Bondeno, Cento e Sant'Agostino.

LE REPLICHE.
E a distanza di un'ora e mezza dalla scossa, una replica magnitudo 3.3, viene avvertita nella stessa zona alle 5.35. L'ipocentro stavolta è a 8,6 km di profondità e l'epicentro è in prossimità dei comuni modenesi di Camposanto, Finale Emilia e San Felice sul Panaro.
Infine, una terza replica di magnitudo 2.9 alle 5:44 sempre nella stessa zona, in provincia di Modena, stavolta con ipocentro a 10 chilometri di profondità ed epicentro in prossimità sempre del comune di Finale Emilia.

LE VITTIME.
Poi, inizia il bilancio delle vittime: una persona muore nel crollo del capannone industriale di un'azienda a ciclo continuo di polistirolo espanso a Ponte Rodoni di Bondeno, nel ferrarese, gravemente danneggiato.
Altre due persone perdono la vita, invece, a Sant'Agostino, nel crollo di una fabbrica di ceramica.
E c'è anche una vittima del terrore: una donna di 37 anni deceduta a Sant'Alberto di San Pietro in Casale, nel Bolognese, in seguito ad un malore provocato con ogni probabilità dallo spavento.
La Protezione civile parla anche di una cinquantina di feriti non gravi.

I DANNI AGLI EDIFICI.
Ingenti sono anche i danni in provincia di Modena, dove si segnalano numerosi crolli.
In particolare, una chiesa è crollata a San Felice sul Panaro, in provincia di Modena. Crolli anche di edifici storici e case coloniche.
Nel Bolognese, sono stati rilevati il crollo di una statua all'interno della chiesa di San Giovanni in Persiceto e crepe e inagibilità alla chiesa di Caselle di Crevalcore (dalle case adiacenti sono state evacuate per precauzione 14 persone) sono tra i danni più evidenti rilevati finora dai carabinieri durante le verifiche compiute nel Bolognese. Sono caduti anche calcinacci nella chiesa di San Matteo della Decima. Al castello di Galeazza è caduta la parte superiore della torre, e sono in corso accertamenti. Tegole dal tetto sono cadute anche in una comunità terapeutica a Ronchi; sui muri dell'edificio si sono aperte anche varie crepe.
Crolli anche a Ficarolo, in provincia di Rovigo, dove un vecchio fienile e parte del tetto di una chiesa sono crollati.
Hanno rovinato al suono anche un paio di campanili, nei paesi di Gaiba, Castelmassa e Stienta, nella provincia rovigina.
La scossa, infatti, è stata avvertita anche a Venezia e in tutto il Veneto.
Nel padovano è stata segnalata  la caduta di alcuni cornicioni e di parte di intonaci di case, senza conseguenze per le persone. Centinaia le telefonate ai Vigili del fuoco, in particolare lungo l'asso da Rovigo al vicentino e al veronese.
Il panico e il timore di nuove scosse spinge la Protezione civile a disporre all'evacuazione dei malati dall'ospedale di Mirandola, in provincia di Ferrara, e degli ospiti di una casa per anziani a Finale Emilia.

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