giovedì 3 maggio 2012

IL CAMBIO DI STAGIONE IN 10 MOSSE





L'INCUBO DI MOLTE DONNE

L'estate è ormai alle porte, le temperature cominciano a salire e il nostro armadio è diventato un limbo di abitini estivi e giacche a vento! E' giunta l'ora del fatidico cambio di stagione che, come ogni anno, diventa anche un’occasione di pulizia e riorganizzazione degli spazi (che non bastano mai).
Per mettere ordine nell’armadio, preventivate almeno tre ore di lavoro: spegnete il cellulare, mettete su un pò di musica energetica e seguite il mio decalogo del cambio di stagione perfetto:
1. I SIMILI CON I LORO SIMILI
Come prima cosa catalogate tutti gli indumenti per tipologia: gonne con gonne, camicie con camicie, giacche con giacche. Se lo spazio non ve lo consente, allora dividete per macro-categorie: upper body (camicie, top e magliette); lower body (gonne, jeans e pantaloni); soprabiti (giacche, giubbini, spolverini).
All'interno delle singole categorie, cercate di accorparli per funzioni: lavoro, tempo libero, sport, occasioni speciali.
2. LA LISTA DEI BUONI E LA LISTA DEI CATTIVI
Mettete subito in salvo e al posto loro assegnato gli indumenti che sicuramente riutilizzerete l'anno prossimo. Ricordate però che bisogna conservarli puliti (lavaggio a casa o in lavanderia) altrimenti conserveranno e amplificheranno irrimediabilmente macchie, false pieghe e cattivi odori. Lasciate fuori da questa lista i pezzi su cui avete dei dubbi... vediamo di che tipo...
3. ADDII E ARRIVEDERCI
Per essere dismessi e allontanati definitivamente dal nostro guardaroba, gli abiti devono rispondere contemporaneamente a tutti e tre questi requisiti: A) sono fuori moda; B) sono vecchi e troppo usati; C) non ci valorizzano nè nelle linee nè nel colore.
Se invece rispondono solo ad alcuni punti, ma non a tutti e tre, allora si possono recuperare con delle piccole modifiche di sartoria o con un diverso abbinamento di accessori.
4. A VOLTE RITORNANO
La pulizia dell'armadio è spesso un tuffo nel passato, perchè ci si imbatte in cimeli riemersi da diverse ere della nostra vita (spesso amorosa). E' bene fare una sincera analisi di questi indumenti e domandarsi se li riutilizzeremo mai un giorno... Se la risposta è NO, perchè risponde ai tre requisiti di cui sopra e perche’ il valore affettivo si è sbiadito insieme al colore, allora è il momento di chiudere col passato e fare spazio (in tutti i sensi) alle novità.
5. LA SCATOLA DEI RICORDI
Se sapete in anticipo che quella maglia non la metterete mai piu’, ma non volete proprio rinunciarvi perchè è un ricordo della maturità o perchè la indossavate quando vostro marito vi ha chiesto di sposarlo... allora potete creare una scatola dei ricordi dove raccogliere tutti gli oggetti e gli indumenti a voi cari per qualche motivo. Questo (piccolo) scrigno ovviamente andraà conservato in soffitta o comunque ha il compito di liberare spazio dall’armadio.
6. CENTRI DI SMISTAMENTO
Dunque a questo punto ci ritroveremo con i seguenti gruppi di indumenti: A) quelli da lavare (o portare in tintoria) e conservare così come sono; B) quelli da portare alla sarta per piccoli aggiusti che li riportino a nuova vita; C) quelli a cui dire addio, magari con un gesto di generosità (informatevi sul punto di raccolta abiti più vicino a casa vostra).
7. LE CONSERVE DELLA NONNA
Fatte le debite divisioni per funzioni e categorie, è la volta di mettere via gli abiti della passata stagione in modo che si conservino intatti per il prossimo anno. I consigli della nonna sono sempre validi: risvoltate gli indumenti e piegateli a rovescio; riponeteli in sacchetti di stoffa o altri materiali traspiranti; archiviateli in apposite scatole per abiti. Camicie e coprispalle andranno su grucce (possibilmente in legno) non troppo sottili, perchè creano false pieghe. Per cassetti e ripiani, procuratevi sacchetti profumati e anti tarme. Il cedro in generale è ottimo per gli armadi.
8. SCARPE E BORSE
Quanto alle scarpe, vanno sottoposte allo stesso esame dei vestiti: quante volte le abbiamo usate quest anno? Le useremo mai nei prossimi anni? Sono irrimediabilmente consumate? Se superano il test, allora vanno pulite, eventualmente portate dal calzolaio e conservate con della carta all’interno oppure con le apposite forme. Il dilemma è: dove? Andrebbero conservate "in piedi", ma le si puo’ anche adagiare in una scatola o in un sacchetto si stoffa, avendo cura di non ammassarle e schiacciarle.
9. INTIMO E COSTUMI
Una volta avviata la retata di ingombri inutili, nessuno è escluso! La biancheria intima riempe incredibilmente interi cassettoni, eppure indossiamo sempre i soliti reggiseni "di fiducia". Procediamo con le liste di cose da tenere e riorganizzare e cose a cui dire addio (slip ingrigiti da lavaggi sbagliati, reggiseni con il ferretto mancante, culotte ormai slabbrate).
Visto che l’estate si avvicina, due parole per i costumi: vanno sempre lavati (altrimenti il sale marino o il cloro li corroderanno lentamente) e riposti ciascuno nella propria bustina (vanno bene anche quelle per alimenti, purchè li lascino "respirare").
Una buona idea è quella di creare una scatola "Mare" in cui conservare costumi, parei, cappelli, occhialini da piscina e magari anche i teli.
10. SHOPPING LIST
Ci siamo finalmente liberate di pesi inutili, abbiamo riscoperto tesori sepolti, abbiamo recuperato spazio ormai insperato... ma " stata anche una buona occasione per fare il punto della situazione su: gap da colmare, must have che non possono mancare, pezzi basici da reintegrare, accessori e dettagli per svecchiare il guardaroba.
Stilate ora una shopping list e puntate sempre su capi che vi accompagneranno per le stagioni a venire, investendo di piu’ sui pezzi a lunga scadenza.

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