LONDRA - I coniugi Ahmed negano il delitto, che risale al 2003, ma a
inchiodarli è la figlia Alisha che in tribunale ha deciso di vuotare il
sacco. La sorella, una ragazza pachistana, è stata uccisa dai genitori
perché «troppo occidentale»: ad accusare Iftikhar e Farzana Ahmed,
una coppia di Warrington (Gran Bretagna), è appunto la sorella minore
che oggi al processo ha testimoniato di aver visto mamma e papà mentre
soffocavano la sedicenne Shafilea «mettendole in bocca una busta di plastica». I resti decomposti di Shafilea
furono ritrovati un anno dopo la scomparsa. Secondo l'accusa,
l'adolescente sarebbe stata uccisa dai genitori che temevano che «la
vergogna» sarebbe caduta sull'onore della famiglia a causa del suo
comportamento «occidentalizzato». Shafilea voleva andare all'università e
uscire con i ragazzi come le sue coetanee, è stato detto oggi alla
giuria. Ma i genitori erano pronti a tutto per riportare in riga la
figlia e l'avevano mandata in Pakistan per un matrimonio combinato. Lì
la teenager aveva tentato di uccidersi ingerendo varechina. Era stata
soccorsa e rispedita in Gran Bretagna per essere curata.
Nessun commento:
Posta un commento