ROMA - In arrivo a Roma la prima «ondata di calore»
dell'anno. Per domani e dopodomani il bollettino pubblicato dal
ministero della Salute indica infatti sulla capitale il livello rosso
di allerta: «Condizioni ad elevato rischio che persistono per 3 o più
giorni consecutivi.
Allerta dei servizi sanitari e sociali». Oggi si
registra un livello d'allerta «2», ovvero «temperature elevate e
condizioni meteorologiche che possono avere effetti negativi sulla
salute della popolazione, in particolare nei sottogruppi di popolazione
suscettibili». La temperatura minima registra per oggi è di 22 gradi, 33
la massima, con una temperatura percepita di 36 gradi. Il persistere
del caldo produrrà il livello 3 di allerta a partire da domani quando le
minime si attestaranno sui 23 gradi, le massime a 33 e la temperatura
percepita sarà pari a 35. Anche mercoledì allerta «rossa» nella
capitale: 24 la minina, 34 la massima e 36 i gradi percepiti.
ALLERTA A MILANO Caldo in città a livelli di allerta
nei prossimi giorni. Il bollettino per la prevenzione degli effetti
delle ondate di calore sulla salute diramato dal Ministero per la Salute
fissa al livello 2 l'allerta per domani e mercoledì. Temperature
massime previste intorno ai 31 gradi ma percepite di 34 gradi e minime
che non scenderanno sotto i 23 gradi.
ITALIA CALDISSIMA L'anticiclone africano resterà
sull'Italia e gran parte dell'Europa orientale per tutta questa
settimana. «Anzi - annuncia il meteorologo di 3bmeteo.com Sergio Brivio,
la 'bolla caldà si intensificherà ulteriormente nei prossimi 2-3
giorni. E sarà proprio la nostra penisola la nazione d'Europa più
colpita dall'afa: farà più caldo in Italia che in Spagna o in Grecia».
Le giornate più calde saranno mercoledì e giovedì. Poi qualche temporale
isolato sulle Alpi, mentre il caldo non abbandonerà il Sud fino a
sabato. Ma da domenica venti più freschi di maestrale riporteranno la
temperatura nella media stagionale. In particolare, mercoledì gran caldo
al Nord con punte di 38 gradi a Bologna, Cagliari, Rieti, 39 gradi a
Ferrara, 33 gradi a Milano, dove però l'umidità elevata farà percepire
la temperatura reale intorno ai 40 gradi. Il caldo non risparmierà
neppure le zone dell'Emilia Romagna colpite dal sisma, con 36 gradi a
Mantova.Non andrà meglio al Centro -Sud con colonnina di mercurio fino a
37 gradi a Roma e Firenze, e punte massime di 38 gradi a Foggia e Nuoro
e in altre zone dell'entroterra di Puglia e Sardegna. «Giovedì,
giornata del solstizio d'estate, il caldo raggiungerà l'apice», prosegue
Brivio: maglia nera del caldo sarà a Foggia, con ben 40°C, seguita dai
38 gradi di Ferrara, Rieti, Macerata e Pescara, e i 37 gradi di Firenze e
Roma, dove però l'umidità alzerà la temperatura percepita fino oltre i
40 gradi.Tra venerdì e sabato ancora valori intorno ai 37-40 gradi al
Centro - Sud, in particolare venerdì si toccheranno i 38° a Roma. «Ma
non possiamo ancora parlare di caldo eccezionale», precisa Brivio. «
Ondate calde di questa portata in giugno si verificano mediamente ogni
uno o due anni», conclude il metereologo di 3bmeteo.com.
INCENDI RADDOPPIATI Sono raddoppiati gli incendi nelle
foreste italiane per effetto di una primavera bollente che si classifica
al sesto posto tra le più calde da 210 anni. È quanto afferma
Coldiretti nel sottolineare che nei primi cinque mesi del 2012 si
contano 2.247 incendi, il doppio rispetto allo scorso anno quando si
erano fermati a 1.109 secondo il Corpo Forestale dello Stato. Con il
grande caldo - sottolinea Coldiretti - è raddoppiata anche la superficie
totale percorsa dal fuoco e che è stata di 10.354 ettari, mentre nel
2011 gli ettari bruciati erano stati 4.075. Tra le regioni con il
maggior numero di incendi la Campania Š leader (358), seguita da Toscana
(293), Calabria (273), Lombardia (228), Liguria (203), Lazio (202) e
Piemonte (170) e Friuli Venezia Giulia (120). Con l'arrivo del gran
caldo, a rischio - continua Coldiretti - c'è un patrimonio di oltre 10
milioni e 400 mila ettari di superficie forestale che negli ultimi 20
anni è aumentata di circa il 20 per cento. Preoccupa però che la
crescita della superficie forestale - aggiunge Coldiretti - avvenga in
parte a danno dei terreni agricoli abbandonati. Occorre cogliere -
sottolinea Coldiretti - le opportunità offerte dalla legge di
orientamento che invita le pubbliche amministrazioni a stipulare
convenzioni con gli agricoltori per lo svolgimento di attività
funzionali «alla salvaguardia del paesaggio agrario e forestale» anche
attraverso l'utilizzo di mezzi meccanici agricoli«.
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