lunedì 18 giugno 2012

ALLARME AFA, ANTICICLONE SULL'ITALIA: È LA PIÙ CALDA D'EUROPA

ROMA - In arrivo a Roma la prima «ondata di calore» dell'anno. Per domani e dopodomani il bollettino pubblicato dal ministero della Salute indica infatti sulla capitale il livello rosso di allerta: «Condizioni ad elevato rischio che persistono per 3 o più giorni consecutivi.
Allerta dei servizi sanitari e sociali». Oggi si registra un livello d'allerta «2», ovvero «temperature elevate e condizioni meteorologiche che possono avere effetti negativi sulla salute della popolazione, in particolare nei sottogruppi di popolazione suscettibili». La temperatura minima registra per oggi è di 22 gradi, 33 la massima, con una temperatura percepita di 36 gradi. Il persistere del caldo produrrà il livello 3 di allerta a partire da domani quando le minime si attestaranno sui 23 gradi, le massime a 33 e la temperatura percepita sarà pari a 35. Anche mercoledì allerta «rossa» nella capitale: 24 la minina, 34 la massima e 36 i gradi percepiti.

ALLERTA A MILANO Caldo in città a livelli di allerta nei prossimi giorni. Il bollettino per la prevenzione degli effetti delle ondate di calore sulla salute diramato dal Ministero per la Salute fissa al livello 2 l'allerta per domani e mercoledì. Temperature massime previste intorno ai 31 gradi ma percepite di 34 gradi e minime che non scenderanno sotto i 23 gradi.

ITALIA CALDISSIMA L'anticiclone africano resterà sull'Italia e gran parte dell'Europa orientale per tutta questa settimana. «Anzi - annuncia il meteorologo di 3bmeteo.com Sergio Brivio, la 'bolla caldà si intensificherà ulteriormente nei prossimi 2-3 giorni. E sarà proprio la nostra penisola la nazione d'Europa più colpita dall'afa: farà più caldo in Italia che in Spagna o in Grecia». Le giornate più calde saranno mercoledì e giovedì. Poi qualche temporale isolato sulle Alpi, mentre il caldo non abbandonerà il Sud fino a sabato. Ma da domenica venti più freschi di maestrale riporteranno la temperatura nella media stagionale. In particolare, mercoledì gran caldo al Nord con punte di 38 gradi a Bologna, Cagliari, Rieti, 39 gradi a Ferrara, 33 gradi a Milano, dove però l'umidità elevata farà percepire la temperatura reale intorno ai 40 gradi. Il caldo non risparmierà neppure le zone dell'Emilia Romagna colpite dal sisma, con 36 gradi a Mantova.Non andrà meglio al Centro -Sud con colonnina di mercurio fino a 37 gradi a Roma e Firenze, e punte massime di 38 gradi a Foggia e Nuoro e in altre zone dell'entroterra di Puglia e Sardegna. «Giovedì, giornata del solstizio d'estate, il caldo raggiungerà l'apice», prosegue Brivio: maglia nera del caldo sarà a Foggia, con ben 40°C, seguita dai 38 gradi di Ferrara, Rieti, Macerata e Pescara, e i 37 gradi di Firenze e Roma, dove però l'umidità alzerà la temperatura percepita fino oltre i 40 gradi.Tra venerdì e sabato ancora valori intorno ai 37-40 gradi al Centro - Sud, in particolare venerdì si toccheranno i 38° a Roma. «Ma non possiamo ancora parlare di caldo eccezionale», precisa Brivio. « Ondate calde di questa portata in giugno si verificano mediamente ogni uno o due anni», conclude il metereologo di 3bmeteo.com.

INCENDI RADDOPPIATI Sono raddoppiati gli incendi nelle foreste italiane per effetto di una primavera bollente che si classifica al sesto posto tra le più calde da 210 anni. È quanto afferma Coldiretti nel sottolineare che nei primi cinque mesi del 2012 si contano 2.247 incendi, il doppio rispetto allo scorso anno quando si erano fermati a 1.109 secondo il Corpo Forestale dello Stato. Con il grande caldo - sottolinea Coldiretti - è raddoppiata anche la superficie totale percorsa dal fuoco e che è stata di 10.354 ettari, mentre nel 2011 gli ettari bruciati erano stati 4.075. Tra le regioni con il maggior numero di incendi la Campania Š leader (358), seguita da Toscana (293), Calabria (273), Lombardia (228), Liguria (203), Lazio (202) e Piemonte (170) e Friuli Venezia Giulia (120). Con l'arrivo del gran caldo, a rischio - continua Coldiretti - c'è un patrimonio di oltre 10 milioni e 400 mila ettari di superficie forestale che negli ultimi 20 anni è aumentata di circa il 20 per cento. Preoccupa però che la crescita della superficie forestale - aggiunge Coldiretti - avvenga in parte a danno dei terreni agricoli abbandonati. Occorre cogliere - sottolinea Coldiretti - le opportunità offerte dalla legge di orientamento che invita le pubbliche amministrazioni a stipulare convenzioni con gli agricoltori per lo svolgimento di attività funzionali «alla salvaguardia del paesaggio agrario e forestale» anche attraverso l'utilizzo di mezzi meccanici agricoli«.

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