mercoledì 6 giugno 2012

ATTENTATO BRINDISI,PRESTO UNA SVOLTA NELLE INDAGINI

Sospetti su un uomo residente a Lecce

Una imminente svolta delle indagini sull'attentato avvenuto a Brindisi il 19 maggio scorso, nel quale è morta la sedicenne Melissa Bassi, potrebbe aversi nelle prossime ore. Ci sarebbero accertamenti in corso su una persona sospettata di aver avuto un ruolo preciso. Si tratterebbe di un uomo residente nella provincia di Lecce. Al momento, secondo quanto apprende l'ANSA, non sarebbero stati adottati provvedimenti nei suoi confronti. "Quando ci saranno novità, le saprete. Per il momento non ce ne sono": lo ha detto il procuratore della Dda di Lecce, Cataldo Motta.
Manganelli: "Non è stata né la mafia né il Fai" - Intanto, per mettere a tacere inutili speculazioni, il capo della Polizia, prefetto Antonio Manganelli, ha cercato di fare il punto precisando che sull’attentato "ho sentito molte sciocchezze". Parlando alla scuola di perfezionamento interforze a Roma, Manganelli ha aggiunto: "Abbiamo sentito di tutto", dalle Br risorte, a Cosa nostra e alla mafia locale. "Ma la mafia cerca consensi e non è certo oggi nella condizione di porsi come aggressore dello Stato o come antistato".
Estranea anche la Sacra corona unita - La mafia locale? Anche su questo punto, il capo della polizia ha richiamato l'attenzione sul fatto che in Puglia c'è soprattutto una criminalità ordinaria. "Esistono delle bande" e poi Manganelli ha sottolineato che lo stesso giorno in cui è avvenuto il tragico attentato di Brindisi, i detenuti di quella che era la Sacra corona unita hanno inviato un telegramma di solidarietà alla famiglia della giovane vittima dicendo che non erano stati loro. "E' un segnale preciso", ha detto Manganelli.
Escluso anche il Fai - "Faccio fatica a immaginare un attentato vigliacco fatto dalla Fai (Federazione anarchica informale, ndr) davanti a una scuola" ha aggiunto Manganelli. Le indagini devono dare una risposta e io credo che dalla risposta capiremo la matrice, chi è stato e perché lo ha fatto".
Questura: avviati servizi di controllo eccezionali - Dopo l'esplosione la questura dichiara di avere avviato "servizi di controllo del territorio eccezionali: un arresto, ventotto denunciati, è il primo bilancio dell'operazione alto impatto, ideata secondo due direttrici: la prima, quella preventiva, dedicata ad assicurare la serena e pacifica convivenza sociale; la seconda, quella repressiva, a drenare sacche criminali e contrastarne ogni tentativo di rigurgito". Si tratta di oltre cento uomini che, "in simbiosi operativa con i reparti investigativi, giornalmente presidiano l'intero territorio, presenziano all'ingresso ed all'uscita degli studenti dai numerosi plessi scolastici, monitorano persone e veicoli, osservano, attuano simultaneamente perquisizioni e posti di blocco, eseguono controlli mirati su soggetti di elevata caratura criminale, esercitano pressione su persone orbitanti organizzazioni criminali".
Arrestata giovane ladra - Nell'ambito dell'attività operativa sono stati controllati e monitorati oltre 1400 persone, condotte oltre 32 perquisizioni, denunciate 28 persone per reati contro il patrimonio e la persona. Inoltre ieri è stata arrestata, in flagranza di reato per furto aggravato, una 23enne slava sorpresa dalle volanti mentre, dopo aver forzato la porta d'ingresso con alcuni grimaldelli, si era introdotta in un'abitazione nel quartiere Commenda rubando due Rolex del valore complessivo di settemila euro.

 

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