Un incendio è scoppiato ieri sera nel magazzino dei detersivi del
carcere di San Vittore, a Milano. Le fiamme, che non hanno interessato
aree occupate dai detenuti. Dalla Questura hanno subito
smentito l'ipotesi di una rivolta dei carcerati, rassicurando che non
ci sono stati problemi di ordine all'interno del penitenziario. Le cause
del rogo sono ancora da accertare.
I vigili del fuoco hanno spento le fiamme che si erano
propagate in un magazzino del carcere di San Vittore, a Milano. Esclusa
l'ipotesi dell'incendio doloso. Cinque agenti della polizia
penitenziaria e un vigile del fuoco sono rimasti leggermente
intossicati, mentre un altro vigile ha riportato una contusione al
ginocchio. Il deposito, che in realtà era un container di pochi metri
quadrati, conteneva detersivi e altro materiale, tra cui alcune
bombolette a gas (fornite ai detenuti per poter cucinare) che sono
esplose senza provocare danni. I vigili del fuoco fanno sapere che le
fiamme non hanno interessato aree occupate dai detenuti.
"L'incendio di martedì notte nel carcere di Milano San Vittore è
un evento che poteva avere ben più gravi conseguenza. Grazie alla
professionalità e al sangue freddo delle donne e degli uomini della
Polizia Penitenziaria in servizio nel carcere milanese le conseguenze
pur significative sono state contenute". E' questo il commento di Donato
Capece, Segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia
Penitenziaria (Sappe) sull'incendio verificatosi questa notte nel
carcere milanese di S. Vittore.
"La cosa grave è che tutti o quasi - prosegue Capece -
sapevano i pericoli di quella struttura prefabbricata dalla quale sono
sprigionate le fiamme: una struttura adiacente la Sesta sezione
detentiva, un locale nel quale erano custodite bombolette di gas, carta e
altro materiale altamente infiammabile. Perché si è permesso che quel
luogo diventasse una zona altamente pericolosa, a stretto contatto con
una sezione dove lavorano poliziotti e vivono molti detenuti? Perché si è
permesso che si accumulasse lì dentro tanto materiale pericolosissimo?
Forse é più opportuno parlare di una tragedia evitata, grazie al
fondamentale contributo dei poliziotti penitenziari milanesi. E per
questo chiediamo alla Ministro della Giustizia Paola Severino una
immediata ispezione a Milano che accerti eventuali responsabilità e
inadempienze".
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