BRINDISI - "L'ho visto andare alla barca dopo la strage". Dopo la strage di Brindisi Gianni Vantaggiato, nei ritagli di tempo, ha continuato a coltivare il suo hobby principale: la cura dello yacht da 50 piedi
ormeggiato nella darsena di Porto Cesareo. A raccontarlo è un artigiano
di Copertino, un tappezziere, che fa molti lavori sulle barche della
zona e che un anno fa aveva avuto come cliente anche Vantaggiato.
Il tappezziere racconta che ieri sera, quando rientrando a casa per la prima volta ha visto le immagini del filmato che ritraggono l'attentatore che mentre preme il telecomando e fa esplodere la bomba dinanzi alla scuola, ha subito pensato che potesse trattarsi di Vantaggiato. «Più che dalla somiglianza, che c'è - ha detto - l'ho riconosciuto dal portamento e da quell'abitudine di portare la mano in tasca». Anche il tappezziere lo descrive con un uomo schivo, riservato, ma non scontroso, un solitario che per lo più lavorava sempre nella sua azienda e che il sabato e la domenica si dedicava ai lavori sulla barca. «L'ho visto proprio martedì scorso - ha raccontato - stava facendo i lavori di pulizia della carena che si fanno annualmente prima di rimettere la barca a mare e partire per le vacanze». «Stava lavorando da solo - ha concluso - ed era tranquillo, nessuno avrebbe potuto immaginare il peso che ha sulla coscienza».
Il tappezziere racconta che ieri sera, quando rientrando a casa per la prima volta ha visto le immagini del filmato che ritraggono l'attentatore che mentre preme il telecomando e fa esplodere la bomba dinanzi alla scuola, ha subito pensato che potesse trattarsi di Vantaggiato. «Più che dalla somiglianza, che c'è - ha detto - l'ho riconosciuto dal portamento e da quell'abitudine di portare la mano in tasca». Anche il tappezziere lo descrive con un uomo schivo, riservato, ma non scontroso, un solitario che per lo più lavorava sempre nella sua azienda e che il sabato e la domenica si dedicava ai lavori sulla barca. «L'ho visto proprio martedì scorso - ha raccontato - stava facendo i lavori di pulizia della carena che si fanno annualmente prima di rimettere la barca a mare e partire per le vacanze». «Stava lavorando da solo - ha concluso - ed era tranquillo, nessuno avrebbe potuto immaginare il peso che ha sulla coscienza».
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