lunedì 11 giugno 2012

MELISSA, VANTAGGIATO NON AGÌ DA SOLO. IL GIP: "HA DEI COMPLICI". PRESIDE SOSPESO

BRINDISI - «La presenza di altre persone sul luogo del delitto almeno nelle fasi preparatorie» che avrebbero aiutato Giovanni Vantaggiato nell'attentato a Brindisi sarebbe confermata dalle dichiarazioni dello stesso indagato e da testimoni. È quanto emerge nell'ordinanza di custodia cautelare.


PRESIDE SOSPESO È stato sospeso per ragioni di opportunità dall'ufficio scolastico regionale della Puglia Angelo Rampino, preside della scuola 'Morvillo Falcone' di Brindisi dove il 19 maggio scorso è stato compiuto l'attentato che ha ucciso Melissa Bassi e ferito altre 5 sue compagne di scuola. Il preside sarebbe dovuto rientrare oggi dalle ferie, che aveva preso subito dopo l'attentato, per presiedere alle attività di scrutinio. La sospensione che è un provvedimento cautelativo (e non disciplinare) è stata disposta in attesa che si concludano gli accertamenti amministrativi avviati nei confronti del preside per i contenuti di alcune interviste rilasciate nei giorni successivi all'attentato. Rampino era stato al centro di polemiche per aspetti del suo passato in virtù dei quali era stato inizialmente individuato anche dagli investigatori come possibile bersaglio dell'attentatore. L'ipotesi di una vendetta era stata infatti una delle piste inizialmente seguite dagli inquirenti nella ricerca del movente e del responsabile dell'attentato di Brindisi per il quale è ora in carcere e reo confesso l'imprenditore di Copertino (Lecce) Giovanni Vantaggiato.

LA SVOLTA DOPO LE PAROLE DI UN IMPRENDITORE Nella notte precedente al fermo di Giovanni Vantaggiato, 68enne reo confesso dell'attentato di Brindisi dinanzi alla scuola Morvillo Falcone, era stato ascoltato, come persona informata dei fatti, Cosimo Parato, l'imprenditore agricolo di Torre Santa Susanna imputato in un processo per una truffa denunciata dallo stesso Vantaggiato.
In quella occasione Parato sarebbe stato sentito dai carabinieri nell'ambito dell'inchiesta sulla strage e avrebbe dato elementi utili a determinare la svolta che ha portato al fermo. L'imprenditore Parato era rimasto vittima di un attentato il 24 febbraio 2008 quando fu fatta esplodere una bomba sistemata sul sellino della sua bicicletta.
L'ordigno era confezionato con bombole di gpl, la stessa modalità utilizzata a Brindisi. In quella circostanza, secondo quanto si è appreso, Parato, ascoltato dagli investigatori, fece riferimento ai suoi rapporti commerciali con Vantaggiato e a dissapori intercorsi tra loro, indicandolo come possibile autore del gesto.

SI È RICONOSCIUTO NEL VIDEO Nel corso nell'interrogatorio di garanzia Giovanni Vantaggiato ha «riconosciuto se stesso nei fotogrammi estrapolati dalle telecamere del chiosco posto nelle vicinanze della scuola» Morvillo Falcone di Brindisi. Lo scrive il gip Ines Casciaro nel provvedimento restrittivo. Due testimoni - annota il giudice - hanno inoltre visto un uomo corrispondente a quello ritratto nelle immagini delle telecamere di sicurezza mentre si allontanava, prima lentamente e poi accelerando il passo, dal luogo dell'attentato. Due i capi di imputazione contenuti nell'ordinanza di custodia cautelare. L'imprenditore di Copertino è accusato di strage aggravata dalla finalità terroristica e di fabbricazione, detenzione, trasporto ed esplosione in luogo pubblico di un congegno micidiale. Entrambi i capi di imputazione sono contestati in concorso. Il gip ha condiviso pienamente l'impostazione accusatoria dei magistrati inquirenti, il procuratore Cataldo Motta e i sostituti Milto De Nozza e Guglielmo Cataldi che avevano sottoposto a fermo Vantaggiato il 6 giugno scorso.

LE INDAGINI SU VANTAGGIATO
Intanto la procura continua le indagini su Vantaggiato e procede lungo la pista finanziaria. L'uomo ha, infatti, confessato di aver fatto esplodere la bomba di fronte alla scuola per protesta dopo essere stato truffato almeno due volte dai suoi clienti. Nessuna motivazione viene, però, data sulla sparizione di alcuni documenti dalla sua abitazione e tra le sue mani è stato ritrovato un pizzino indirizzato alla moglie con scritto "brucia le carte" e un'altra registrazione telefonica in cui dice "fai sparire la macchina". Il sospetto ora, come riporta La Repubblica, è che sia l'attività di Vantaggiato ad aprire nuovi scenari sulle indagini. Continua anche a non convincere gli inquirenti la tesi secondo la quale avrebbe agito da solo nell'attentato. Per tutti l'importatnte è fare chiarezza su tutto quello che si nasconde dietro questa tragedia.

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