sabato 7 luglio 2012

ATTENTATO BRINDISI: LUNEDÍ ANCHE AZZURRA LASCERÁ L'OSPEDALE




BRINDISI- Dopo il lungo calvario arriva la buona notizia: Azzurra, una delle cinque studentesse ferite nell'attentato di Brindisi, sarà dimessa dall'ospedale Perrino lunedì mattina. «Sappiamo che non è finita e che ci aspettano altri giorni come quelli passati, ma con l'aiuto di tutti saremo in grado di farcela» spiega la madre della ragazza, Palma Rita De Nisi, felice del ritorno a Mesagne (Brindisi) della figlia che ha rischiato la vita ed è rimasta a lungo in prognosi riservata. Il peggio è passato. Azzurra in ospedale ha sostenuto gli esami di qualifica per accedere al quarto anno superiore e li ha superati con il massimo dei voti. Non si sa ancora se sarà in grado di riprendere normalmente a frequentare il professionale 'Morvillo Falconè a settembre, perch‚ dovr… sottoporsi a diversi interventi chirurgici. A scuola ci tornerà Sabrina, di sicuro, mentre Veronica, ancora ricoverata a Pisa, rientrerà a Mesagne tra qualche giorno. Insieme a lei, in quell'orribile 19 maggio, c'era la sorella Vanessa, che è stata fra le prime ad essere dichiarata fuori pericolo. Selena, che aveva deciso di mollare la scuola, ha forse cambiato idea e andrà avanti negli studi, nella speranza di lavorare poi come infermiera. Lunedì prossimo il medico legale nominato dalla compagnia assicurativa della scuola, Antonio Carusi, inizierà le visite mediche per accertare le condizioni fisiche delle ragazze, così da poter stabilire l'ammontare dei danni da risarcire. Stesso iter sarà seguito dalla Asl per la ripartizione dei 200 mila euro stanziati dalla Regione Puglia. I primi 10 mila euro sono già stati liquidati. Le famiglie delle studentesse, insomma non si sentono abbandonate. Ci tiene a precisarlo la madre di Azzurra, accanto all'avvocato Mauro Resta, il legale della famiglia. «Ringraziamo tutte le istituzioni, dalla Regione, alla Provincia e anche l'amministrazione comunale di Mesagne. Un grazie va anche ai media che ci sono stati vicini, ma in particolar modo ai medici dell'ospedale di Brindisi che hanno salvato la vita alle ragazze. Senza di loro non avremmo superato questa tragedia».

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