martedì 31 luglio 2012

CARABINIERE RAPITO IN YEMEN, SMS ALLA FIDANZATA: "STO BENE, NON VI PREOCCUPATE"

ROMA - «Sto bene, non vi preoccupate». È il testo di un sms che ieri la fidanzata di Alessandro Spadotto, il carabiniere 29enne italiano di San Vito Al Tagliamento (Pordenone) rapito in Yemen, ha ricevuto dal telefono del compagno.
Lo riferisce il quotidiano 'Il Gazzettino'. La giovane, Giorgia Bizzarro, 24 anni, di San Donà di Piave (Venezia), dice di aver contattato la Farnesina e di aver ricevuto rassicurazioni: «Mi hanno detto che Alessandro sta bene, e raccomandato di stare tranquilla».

LA MAMMA: "LA SUA PASSIONE È IL LAVORO" «Ringraziamo tutti coloro che si stanno impegnando per la liberazione di mio figlio»: è quanto ha detto ai giornalisti in attesa davanti alla sua casa la signora Marina, madre di Alessandro Spadotto, il carabiniere rapito nello Yemen domenica scorsa. La signora è uscita sulla porta e si è rivolta a nome della famiglia alla folla di cronisti, fotografi e operatori che dal momento in cui si è diffusa la notizia del rapimento stazionano davanti all' abitazione. La signora Marina ha ribadito di voler «ringraziare tutti coloro che si stanno impegnando, e nessuno in particolare», ed anche «chi ha manifestato solidarietà e vicinanza». La madre del militare ha confermato di essere in contatto con l'unità di crisi della Farnesina ed ha preferito non rispondere alle tante domande che le sono state poste dai giornalisti. Ha soltanto precisato che la «passione» di suo figlio «è il suo lavoro» e che ha compiuto varie missioni all'estero. La famiglia ha anche sottolineato che non parla con la stampa non per «snobismo o cattiveria ma per il dovuto riserbo» e per la prudenza che si adotta in questi casi.

IL RAPIMENTO Un carabiniere, addetto alla sicurezza del capo missione diplomatico italiano in Yemen, è stato rapito ieri a Sanaa, la capitale yemenita. Il militare italiano è stato prelevato con la forza da uomini armati nel quartiere di Hadda, nella parte Sud-Ovest di Sanaa. E la Farnesiana ha confermato il rapimento.
Ieri mattina un commando formato da un centinaio di uomini armati, appartenenti a varie tribù, ha assaltato la sede del ministero degli Interni yemenita, prendendo poi in ostaggio il carabiniere italiano mentre stava camminando per strada vicino alla rappresentanza diplomatica italiana. Il militare era in borghese, e non era in servizio al momento del rapimento. Il carabiniere era appena uscito da un negozio, dove aveva fatto degli acquisti personali.
La Farnesina, tramite l’Unità di crisi del ministero, ha attivato tutti i canali diplomatici, mantenendo «il più stretto riserbo» per favorire una positiva soluzione della vicenda.
Le prime ricostruzioni dei comportamenti e dei gesti compiuti dai sequestratori farebbero escludere la pista terroristica, orientando gli investigatori verso un gesto di bande di criminali locali, le stesse che prima di prendere in ostaggio il carabiniere avevano protestato davanti al Ministero degli Interni per la mancanza di lavoro. Durante le proteste, alcuni impiegati ministeriali sono stati tenuti per breve tempo in ostaggio, prima di essere rilasciati. I manifestanti chiedevano che fosse mantenuta la promessa, fatta precedentemente dalle autorità, di arruolarli nelle forze di polizia.
Con il sequestro del carabiniere addetto alla sicurezza dell’ambasciata d’Italia a Sanaa, salgono a due gli italiani rapiti all’estero. Nelle mani dei sequestratori c’è ancora il cooperante italiano Giovanni Lo Porto, catturato il 19 gennaio con un collega tedesco in Pakistan, a Multan nel Punjab. Il cooperante sarebbe nelle mani del gruppo talebano Tehrik e Taliban Pakistan, capeggiato da Hakimullah Mehsud.

ALESSANDRO SPADOTTO, 29ENNE FRIULANO Si chiama Alessandro Spadotto, 29 anni, di San Vito al Tagliamento (Pordenone), in forza al 13/o battaglione di Gorizia, il carabiniere addetto alla sicurezza dell'Ambasciata italiana in Yemen, rapito ieri. «Un ragazzo serio, compito, che ha svolto e svolgeva incarichi di responsabilità», ha detto di lui il sindaco di San Vito al Tagliamento (Pordenone), Antonio Di Bisceglie. «Siamo vicini alla famiglia e in contatto con le autorit… per essere a disposizione - ha proseguito Di Bisceglie - qualora ci sia bisogno di qualche forma di intervento da parte nostra». Alessandro Spadotto, unico figlio di una famiglia di San Vito, è fidanzato da tempo con una ragazza del posto. Suo padre ‚ un ex carabiniere, ora in pensione.

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