ROMA - Nel 2012 la pressione fiscale effettiva o legale
in Italia, cioè quella che mediamente è sopportata da un euro di
prodotto legalmente e totalmente dichiarato, è pari al 55%.
Lo indica l'Ufficio studi di Confcommercio, precisando che si tratta di un record mondiale, e che la pressione fiscale apparente è al 45,2%.
CONFCOMMERCIO: "ZAVORRA PER I CONSUMI" «Abbiamo
raggiunto - ha detto il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli
durante il convegno 'Liberare l'economia: meno tasse più crescità
organizzato dalla Confederazione del commercio con la partecipazione del
direttore dell'Agenzia delle Entrate, Attilio Befera - un livello di
pressione fiscale che, per chi le tasse le paga, si attesta attorno al
55 per cento. È un livello che zavorra drasticamente investimenti e
consumi. Tanto più se poi, come emerge dal Documento di economia e
finanza, simili livelli record dovessero sostanzialmente mantenersi
fino ad almeno il 2015. Inutile girarci intorno: non possiamo
permettercelo, pena lo schianto dell'Italia produttiva». Confcommercio
esorta dunque a «fare di tutto» per sventare un aumento dell'Iva nel
2013: «Farlo è necessario perchè gli aumenti Iva rischiano, tra il 2011
ed il 2014, di tradursi in minori consumi reali per circa 38 miliardi
di euro».
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