ANNAPOLIS - Il killer di Denver ha già un emulatore. Anche lui si faceva
chiamare "Joker" e progettava una strage ai danni dell'azienda per cui
lavorava e stava per licenziarlo. A fermarlo è stata la polizia del
Maryland. Lui, il 28enne Neil Prescott, non ha nascosto
le sue intenzioni: voleva "caricare le sue pistole e fare saltare tutti
in aria" al suo posto di lavoro. Il ragazzo, secondo quanto riportato
dalla Bbc, aveva anche indosso una maglietta con su scritto: "le pistole non uccidono la gente, ma io sì". Quando sono scattate le manette si è mostrato collaborativo.
ARSENALE IN CASA. Ma a sconcertare la polizia è stato il ritrovamento, all'interno della sua abitazione, di un vero e proprio arsenale di armi, circa una ventina tra fucili e pistole. Le autorità hanno scoperto che nei giorni precedenti al suo arresto Prescott aveva addirittura puntato il dito contro un dirigente della sua azienda dicendogli: "voglio vedere il tuo cervello fracassato per terra". Mentre sono in corso le analisi per valutare la sua salute mentale, le forze dell'ordine hanno precisato che al momento non ci sarebbe alcun collegamento con la strage avvenuta al cinema Aurora.
ARSENALE IN CASA. Ma a sconcertare la polizia è stato il ritrovamento, all'interno della sua abitazione, di un vero e proprio arsenale di armi, circa una ventina tra fucili e pistole. Le autorità hanno scoperto che nei giorni precedenti al suo arresto Prescott aveva addirittura puntato il dito contro un dirigente della sua azienda dicendogli: "voglio vedere il tuo cervello fracassato per terra". Mentre sono in corso le analisi per valutare la sua salute mentale, le forze dell'ordine hanno precisato che al momento non ci sarebbe alcun collegamento con la strage avvenuta al cinema Aurora.
Nessun commento:
Posta un commento