Elena Sofia Ricci torna sul set de "I Cesaroni"
ormai giunto alla quinta serie e in onda in prima serata su Canale 5
dal 14 settembre. "Sarà una vera bomba!", promette l'attrice in una
intervista ad "A" in cui confessa anche che le è morto il padre durante
la lavorazione ("avevo un grande dolore dentro"). Elena è una donna
libera: "Mai frequentato salotti e l'ho pagata".
"Riproponiamo
lo stile allegro e un po' scorretto che ha distinto le prime due
serie. - racconta l'attrice - Gli adulti tireranno fuori il peggio. Come
in un libro a me caro, 'Signori bambini' di Pennac, i piccoli
diventano grandi e il contrario. Sarà molto divertente".
Ma il periodo di lavorazione sul set è stato faticoso: "Per sei mesi ho seguito mio padre che si è ammalato, poi purtroppo se ne è andato. Stavo sul set con un grande dolore dentro, ma non ho pensato nemmeno per un attimo di lasciare. E' la mia vitra e se l'avessi fatto il mio babbo mi avrebbe preso a calci nel sedere. Papà è morto la notte tra Pasqua e Pasquetta. Non ho chiesto nemmeno un giorno i permesso per il funerale. E' la vita, l'ordine naturale delle cose".
Infine una considerazione sulla difficoltà a trovare un ruolo per il grande schermo: "Il cinema è un po' modaiolo. Devo ringraziare un regista trasgressivo e coraggioso come Ozpetek che mi ha riportato al grande schermo affidandomi il ruolo di zia Luciana in 'Mine vaganti', così come sono grata a Giovanni Veronesi e Ricky Tognazzi per avermi offerto ruoli così diversi tra loro (...) Ho lottato tutta la vita per essere una donna livera. Non frequento salotti e questi si paga. Io ho pagato".
Ma il periodo di lavorazione sul set è stato faticoso: "Per sei mesi ho seguito mio padre che si è ammalato, poi purtroppo se ne è andato. Stavo sul set con un grande dolore dentro, ma non ho pensato nemmeno per un attimo di lasciare. E' la mia vitra e se l'avessi fatto il mio babbo mi avrebbe preso a calci nel sedere. Papà è morto la notte tra Pasqua e Pasquetta. Non ho chiesto nemmeno un giorno i permesso per il funerale. E' la vita, l'ordine naturale delle cose".
Infine una considerazione sulla difficoltà a trovare un ruolo per il grande schermo: "Il cinema è un po' modaiolo. Devo ringraziare un regista trasgressivo e coraggioso come Ozpetek che mi ha riportato al grande schermo affidandomi il ruolo di zia Luciana in 'Mine vaganti', così come sono grata a Giovanni Veronesi e Ricky Tognazzi per avermi offerto ruoli così diversi tra loro (...) Ho lottato tutta la vita per essere una donna livera. Non frequento salotti e questi si paga. Io ho pagato".
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