venerdì 21 dicembre 2012

ROMA, VIGILI FANNO ASPETTARE AL FREDDO UNA DONNA INCINTA: NON AVEVANO I VERBALI

Uno dei verbali della polizia


ROMA -  Può un agente della Polizia Municipale lasciare per 45 minuti, in piedi e al freddo, una donna al nono mese di gravidanza, oltretutto per fare una multa dal dubbio senso? Succede a Roma, con precisione in via Monte Cervialto, come descritto dalle dagli atti inviatici dalle due lettrici, che ci hanno segnalato la vicenda.
I FATTI Il 6 dicembre intorno alle ore 12.40, le due donne, D.D. di 60 anni e la figlia V.L. di 34, al nono mese di gravidanza, attraversano la strada sulle strisce, prestando particolare attenzione visto il malfunzionamento del semaforo pedonale. Prima di aver concluso l’attraversamento, le due protagoniste lasciano passare una pattuglia della della polizia locale di Roma Capitale, che accosta in sosta vietata e contesta alle due di aver attraversato con il rosso. Dopo un breve dialogo l’agente è convinto a voler fare il verbale sia alla signora che alla figlia, nonostante le due stiano cercando di dimostrare che il semaforo era spento o non funzionante. Allora verbale sia. Purtroppo però i due poliziotti sono sprovvisti dei moduli per le contravvenzioni e devono attendere l’arrivo di alcuni colleghi, provvisti degli appositi cartacei. Così i due agenti si ritornano al caldo della loro auto, mentre le due donne restano in piedi sul marciapiede ad una temperatura di 10 gradi, senza dimenticare lo stato ‘interessante’ della 34enne, che dopo soli tre giorni avrebbe partorito uno splendido bambino. Alle due è anche vietato ‘rifugiarsi’ in un locale commerciale nelle vicinanze, e così, come testimoniabile dagli orari sui verbali passano 45 minuti e finalmente arrivano i moduli.
IL SEMAFORO NON FUNZIONA Mentre altri pedoni continuano ad attraversare la strada col semaforo spento, il vigile compila i verbali alle due donne, menzionando anche il malfunzionamento del segnale luminoso, fatto che per sé, renderebbe la multa priva di senso. Firmati i verbali, d 39 euro ciascuno, le due donne sono subito corse a sporgere denuncia alla Procura di Roma contro i due agenti, contestando il loro comportamento nei confronti di una donna visibilmente incinta, per una motivazione quantomeno ingiustificata, visto il non funzionamento del semaforo.

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