TORINO - Il Consiglio Regionale del Piemonte
ha respinto la proposta di tagliare i rimborsi forfettari dei
consiglieri, oltre alla pubblicazione online di tutti i dati riguardanti
le spese dei politici. 50 voti contrari e soltanto 2 favorevoli, cioè
quelli di coloro che hanno avanzato le proposte, Davide Bono e Fabrizio Biolè, i due rappresentanti del 'Movimento 5 stelle' nel parlamentino subalpino, da venerdì scorso finito nel mirino della finanza dopo lo scandalo del Lazio.
L'abolizione di tutti i gettoni di presenza, tra cui gli otto mensili da 122 euro ciascuno che ogni consigliere percepisce, oltre ai circa 8500 euro di indennità. In secondo luogo, l'eliminazione dei rimborsi chilometrici (circa 1500 euro al mese) che per legge spettano di diritto a ogni consigliere indipendentemente dal fatto che poi questi chilometri vengano davvero tutti percorsi o meno.
I «grillini» hanno proposto l'eliminazione di questo bonus per chi vive a Torino e non ha bisogno di percorrere lunghe distanze per partecipare alle attività istituzionali, con il mantenimento di un rimborso minimo solo per chi vive fuori città.
Terzo punto , la pubblicazione integrale di ogni movimento di spesa. Un pacchetto di tagli che per il Movimento 5 stelle rappresenterebbe un «risparmio da 50 milioni di euro». Il consiglio lo ha bocciato praticamente all'unanimità.
L'abolizione di tutti i gettoni di presenza, tra cui gli otto mensili da 122 euro ciascuno che ogni consigliere percepisce, oltre ai circa 8500 euro di indennità. In secondo luogo, l'eliminazione dei rimborsi chilometrici (circa 1500 euro al mese) che per legge spettano di diritto a ogni consigliere indipendentemente dal fatto che poi questi chilometri vengano davvero tutti percorsi o meno.
I «grillini» hanno proposto l'eliminazione di questo bonus per chi vive a Torino e non ha bisogno di percorrere lunghe distanze per partecipare alle attività istituzionali, con il mantenimento di un rimborso minimo solo per chi vive fuori città.
Terzo punto , la pubblicazione integrale di ogni movimento di spesa. Un pacchetto di tagli che per il Movimento 5 stelle rappresenterebbe un «risparmio da 50 milioni di euro». Il consiglio lo ha bocciato praticamente all'unanimità.
Nessun commento:
Posta un commento