MILANO - Lasciando il carcere, «pensavo a quel mondo di acute sofferenze
che mi lasciavo dietro, un mondo di privazioni, di sacrifici sia per i
sorvegliati che per i loro sorveglianti, una umanità dimenticata: che
sarà anche ignorante del mondo delle regole, ma è comunque ricca di
amore e sensibilità che il più delle volte non ha possibilità di
esprimere». Lo afferma in un colloquio con la Stampa, Lele Mora, uscito di prigione dopo un anno e due mesi di detenzione.
«Il Lele Mora delle riviste di gossip, di un certo mondo patinato e opaco non lo vedrete mai piu», spiega. Ora Mora vuole essere chiamato solo 'Gabrielè. «400 giorni di carcere - spiega - mi hanno fatto capire tante cose, ad esempio che avevo tolto le carezze ai miei figli per darle a chi non le meritava».
Sulla foto che per anni lo ha rappresentato, quella dove compariva come un pascià adagiato tra cuscini mentre si faceva massaggiare i piedi, Mora afferma: «Quella foto non mi ha mai rappresentato, non ero io, fu uno scatto rubato». «Ho ripensato a tante mie arroganti polemiche - racconta poi - come quando offesi Formigli, i giornalisti e i comunisti per il loro lavoro e le loro idee, con frasi e un linguaggio per me oggi irripetibile, con minacce di cui mi vergogno. E come mio primo atto nuovo voglio chiedere scusa a Formigli e ai suoi colleghi, a tutti, senza se e senza ma».
Mora non parla dell' attualità giudiziaria, «per rispetto ai giudici», «per quello per cui sono a giudizio valuteranno i giudici. Posso dire che mai ho favorito o indotto la prostituzione di chicchessia e mai ho voluto farlo». Mora fa poi sapere di non «provare rancore», «verso certe persone - spiega - non provo più nulla, le ho cancellate dalla mia mente e dalla mia vita». Ciò che non rifarebbe mai più, comunque, è «apparire, farmi sbranare dal successo».
LE FOTO DOPO IL CARCERE Molto dimagrito, capelli radi ma molto più lunghi di prima, barba incolta, l'espressione certo provata, ma allo stesso tempo molto diversa da quella che traspariva dalle immagini solo di qualche mese fa. Sembra un altro Lele Mora quello ritratto nelle prime foto da «uomo libero» dell'ex agente dei vip. Le immagini le ha pubblicate in esclusiva Social Channel.
Negli scatti in questione Mora è ritratto mentre si dirige al bar per fare colazione. Con lui, ad accompagnarlo, i figli Mirko e Diana. Il look è sportivo: polo nera, jeans e scarpe da ginnastica. In mano il cellulare, gli occhiali appesi alla maglietta. Lele Mora, uscito di prigione tre giorni fa dopo un anno e due mesi di detenzione: una consulenza medica ne aveva evidenziato il grave stress psicofisico, il giudice di sorveglianza di Milano ha accolto l'istanza della difesa. E dalle prime foto il talent scout appare un altro.
Le fotografie che hanno riempito le pagine dei giornali di gossip e che lo ritraevano adagiato come un pascià tra i cuscini o mollemente seduto su poltrone in stile barocco o circondato da ragazze, sembrano un ricordo lontano.
«Il Lele Mora delle riviste di gossip, di un certo mondo patinato e opaco non lo vedrete mai piu», spiega. Ora Mora vuole essere chiamato solo 'Gabrielè. «400 giorni di carcere - spiega - mi hanno fatto capire tante cose, ad esempio che avevo tolto le carezze ai miei figli per darle a chi non le meritava».
Sulla foto che per anni lo ha rappresentato, quella dove compariva come un pascià adagiato tra cuscini mentre si faceva massaggiare i piedi, Mora afferma: «Quella foto non mi ha mai rappresentato, non ero io, fu uno scatto rubato». «Ho ripensato a tante mie arroganti polemiche - racconta poi - come quando offesi Formigli, i giornalisti e i comunisti per il loro lavoro e le loro idee, con frasi e un linguaggio per me oggi irripetibile, con minacce di cui mi vergogno. E come mio primo atto nuovo voglio chiedere scusa a Formigli e ai suoi colleghi, a tutti, senza se e senza ma».
Mora non parla dell' attualità giudiziaria, «per rispetto ai giudici», «per quello per cui sono a giudizio valuteranno i giudici. Posso dire che mai ho favorito o indotto la prostituzione di chicchessia e mai ho voluto farlo». Mora fa poi sapere di non «provare rancore», «verso certe persone - spiega - non provo più nulla, le ho cancellate dalla mia mente e dalla mia vita». Ciò che non rifarebbe mai più, comunque, è «apparire, farmi sbranare dal successo».
LE FOTO DOPO IL CARCERE Molto dimagrito, capelli radi ma molto più lunghi di prima, barba incolta, l'espressione certo provata, ma allo stesso tempo molto diversa da quella che traspariva dalle immagini solo di qualche mese fa. Sembra un altro Lele Mora quello ritratto nelle prime foto da «uomo libero» dell'ex agente dei vip. Le immagini le ha pubblicate in esclusiva Social Channel.
Negli scatti in questione Mora è ritratto mentre si dirige al bar per fare colazione. Con lui, ad accompagnarlo, i figli Mirko e Diana. Il look è sportivo: polo nera, jeans e scarpe da ginnastica. In mano il cellulare, gli occhiali appesi alla maglietta. Lele Mora, uscito di prigione tre giorni fa dopo un anno e due mesi di detenzione: una consulenza medica ne aveva evidenziato il grave stress psicofisico, il giudice di sorveglianza di Milano ha accolto l'istanza della difesa. E dalle prime foto il talent scout appare un altro.
Le fotografie che hanno riempito le pagine dei giornali di gossip e che lo ritraevano adagiato come un pascià tra i cuscini o mollemente seduto su poltrone in stile barocco o circondato da ragazze, sembrano un ricordo lontano.
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