LIGNANO SABBIADORO - Una scena «sconvolgente ed efferata, mai vista». Il giorno dopo il delitto dei due anziani coniugi, Paolo Burgato, di 69 anni, e Rosetta Sostero, 66, il procuratore capo di Udine, Antonio Biancardi, parla ancora del massacro.
Con il passare delle ore emergono altri particolari che portano a escludere, ora in modo quasi definitivo, l'ipotesi dell'omicidio-suicidio formulata nei primissimi momenti dopo il ritrovamento dei corpi. Chi si è accanito sulla coppia sembra abbia infierito con percosse e torture prima di accoltellarli e ucciderli tagliando loro la gola. I Carabinieri con il sostituto procuratore, Claudia Danelon, titolare dell'inchiesta, stanno cercando di sistemare i tasselli del giallo. Le indagini sono a tutto campo. Tanti gli interrogativi. Si cerca il movente e l'arma del delitto. Oggi ancora sopralluoghi e perlustrazioni alla villa che sembra non presenti segni di effrazione. Inoltre la cassaforte pare si trovi nel negozio e non in casa. La coppia viene descritta da tutti come molto affiatata e benvoluta sia in ambito familiare che in città. Il titolare del ristorante dove si erano fermati a mangiare dopo aver chiuso il negozio li ha visti andare via per l'ultima volta.
ESEGUITA AUTOPSIA, RISERBO SUI RISULTATI È durata fino a tardasera a Udine l'autopsia dei due coniugi Paolo Burgato e Rosetta Sostero, massacrati a coltellate nella notte tra sabato e domenica nel garage della loro abitazione di LignanoSabbiadoro (Udine). I due medici-legali che gi… ieri mattina si erano recati nella villetta per un primo esame esterno dei corpi, hanno cominciato le operazioni intorno alle 15. L'esame autoptico Š durato diverse ore. Il pm ClaudiaDanelon aveva chiesto ai medici di stabilire l'ora del decesso degli anziani e le cause esatte della morte. Fin dalle prime risultanze era apparso chiaro, infatti, che gli assassini avevano infierito sui corpideiconiugi, coperti anche da ecchimosi, frutto forse di percosse, forse di una colluttazione nata in un estremotentativodidifesa. Burgato Š stato trovato con la gola tagliata, mentre sul corpo della donna c'erano i segni di numerose coltellate. Agli anatomopatologi spettava anche il compito di chiarire esattamente con quantifendentisianostaticolpiti. Sull'esito dell'esame autoptico c'Š al momento il pi—ù strettoriserbo.
MISTERO DEL MOVENTE Un giallo che sembra non avere un movente. Dall'abitazione di RosettaSostero, di 66 anni, e PaoloBurgato, di 69, uccisi dopo ore di sevizie e torture, non è stato portato via nulla se non qualche gioiello. Un bottino troppo magro per giustificare tanta violenza. Elemento rafforzato dal fatto che la villetta non presenta segni di effrazione. Sono morti così, senza una apparente ragione, gli anziani coniugi di Lignano Sabbiadoro (Udine), i cui corpi sono stati trovati ieri mattina dal figlio, Michele, nel garage-lavanderia, con la gola tagliata. I carabinieri, comandati dal capitano Fabio Pasquariello, affiancati anche dai RisdiParma, e coordinati dal pm ClaudiaDanelon della Procura di Udine, sono tornati oggi sul posto alla ricerca di impronte e indizi utili per arrivare a individuare il o gli assassini. Il riserbo sulle indagini, però, è totale. Nel puzzle di Lignano mancano tessere importanti.
MANCA L'ARMA DEL DELITTO Come quella dell'arma del delitto: nonostante le perlustrazioni degli inquirenti intorno alla villetta, il coltello non è stato trovato. Passato al setaccio anche il negozio di casalinghi, articoli da regalo e coltelli che la coppia gestiva da tempo nel centro della localitàbalneare. In un primo momento si era diffusa la voce, poi smentita, che la coppia avesse una cassaforte nel negozio. Non l'avevano neppure in casa. Gli inquirenti stanno ora visionando le immagini delle telecamere del negozio, nel tentativo di individuare profili sospetti. In ogni caso gli investigatori non tralasciano nessuna pista. «Solo l'ipotesi dell'omicidio-suicidio sembra vanificata da quanto sta emergendo e dalle rilevazioni effettuate», ha affermato il Procuratore capo di Udine, AntonioBiancardi, che ha parlato di una scena «sconvolgente ed efferata, mai vista» lanciando l'allarme per l'impennata di omicidi volontari registrata in Provincia di Udine: dai tre del 2011 ai nove di questi primi mesi del 2012.
ASCOLTATA LA FAMIGLIA Il figlio della coppia, molti parenti e conoscenti sono stati riascoltati anche oggi nella caserma di Lignano dal pm Danelon e dai carabinieri del nucleo investigativo per ricostruire le ultime ore della coppia e le loro abitudini. Tutti ripetono la stessa storia: coniugi molto affiatati, senza particolari preoccupazioni o relazioni difficili con alcuno. Indicazioni utili i magistrati le attendono dall'esito dell' autopsia cominciata oggi a Udine. Ai due medici legali incaricati di compiere l'esame è stato chiesto di stabilire con esattezza cause, ora della morte e numero di coltellate inferte. Intanto, il sindaco della città balneare friulana, Luca Fanotto, interpreta le preoccupazioni della cittadinanza e lancia un appello: «Non cedere al panico. Lignano è una città sicura».
Con il passare delle ore emergono altri particolari che portano a escludere, ora in modo quasi definitivo, l'ipotesi dell'omicidio-suicidio formulata nei primissimi momenti dopo il ritrovamento dei corpi. Chi si è accanito sulla coppia sembra abbia infierito con percosse e torture prima di accoltellarli e ucciderli tagliando loro la gola. I Carabinieri con il sostituto procuratore, Claudia Danelon, titolare dell'inchiesta, stanno cercando di sistemare i tasselli del giallo. Le indagini sono a tutto campo. Tanti gli interrogativi. Si cerca il movente e l'arma del delitto. Oggi ancora sopralluoghi e perlustrazioni alla villa che sembra non presenti segni di effrazione. Inoltre la cassaforte pare si trovi nel negozio e non in casa. La coppia viene descritta da tutti come molto affiatata e benvoluta sia in ambito familiare che in città. Il titolare del ristorante dove si erano fermati a mangiare dopo aver chiuso il negozio li ha visti andare via per l'ultima volta.
ESEGUITA AUTOPSIA, RISERBO SUI RISULTATI È durata fino a tardasera a Udine l'autopsia dei due coniugi Paolo Burgato e Rosetta Sostero, massacrati a coltellate nella notte tra sabato e domenica nel garage della loro abitazione di LignanoSabbiadoro (Udine). I due medici-legali che gi… ieri mattina si erano recati nella villetta per un primo esame esterno dei corpi, hanno cominciato le operazioni intorno alle 15. L'esame autoptico Š durato diverse ore. Il pm ClaudiaDanelon aveva chiesto ai medici di stabilire l'ora del decesso degli anziani e le cause esatte della morte. Fin dalle prime risultanze era apparso chiaro, infatti, che gli assassini avevano infierito sui corpideiconiugi, coperti anche da ecchimosi, frutto forse di percosse, forse di una colluttazione nata in un estremotentativodidifesa. Burgato Š stato trovato con la gola tagliata, mentre sul corpo della donna c'erano i segni di numerose coltellate. Agli anatomopatologi spettava anche il compito di chiarire esattamente con quantifendentisianostaticolpiti. Sull'esito dell'esame autoptico c'Š al momento il pi—ù strettoriserbo.
MISTERO DEL MOVENTE Un giallo che sembra non avere un movente. Dall'abitazione di RosettaSostero, di 66 anni, e PaoloBurgato, di 69, uccisi dopo ore di sevizie e torture, non è stato portato via nulla se non qualche gioiello. Un bottino troppo magro per giustificare tanta violenza. Elemento rafforzato dal fatto che la villetta non presenta segni di effrazione. Sono morti così, senza una apparente ragione, gli anziani coniugi di Lignano Sabbiadoro (Udine), i cui corpi sono stati trovati ieri mattina dal figlio, Michele, nel garage-lavanderia, con la gola tagliata. I carabinieri, comandati dal capitano Fabio Pasquariello, affiancati anche dai RisdiParma, e coordinati dal pm ClaudiaDanelon della Procura di Udine, sono tornati oggi sul posto alla ricerca di impronte e indizi utili per arrivare a individuare il o gli assassini. Il riserbo sulle indagini, però, è totale. Nel puzzle di Lignano mancano tessere importanti.
MANCA L'ARMA DEL DELITTO Come quella dell'arma del delitto: nonostante le perlustrazioni degli inquirenti intorno alla villetta, il coltello non è stato trovato. Passato al setaccio anche il negozio di casalinghi, articoli da regalo e coltelli che la coppia gestiva da tempo nel centro della localitàbalneare. In un primo momento si era diffusa la voce, poi smentita, che la coppia avesse una cassaforte nel negozio. Non l'avevano neppure in casa. Gli inquirenti stanno ora visionando le immagini delle telecamere del negozio, nel tentativo di individuare profili sospetti. In ogni caso gli investigatori non tralasciano nessuna pista. «Solo l'ipotesi dell'omicidio-suicidio sembra vanificata da quanto sta emergendo e dalle rilevazioni effettuate», ha affermato il Procuratore capo di Udine, AntonioBiancardi, che ha parlato di una scena «sconvolgente ed efferata, mai vista» lanciando l'allarme per l'impennata di omicidi volontari registrata in Provincia di Udine: dai tre del 2011 ai nove di questi primi mesi del 2012.
ASCOLTATA LA FAMIGLIA Il figlio della coppia, molti parenti e conoscenti sono stati riascoltati anche oggi nella caserma di Lignano dal pm Danelon e dai carabinieri del nucleo investigativo per ricostruire le ultime ore della coppia e le loro abitudini. Tutti ripetono la stessa storia: coniugi molto affiatati, senza particolari preoccupazioni o relazioni difficili con alcuno. Indicazioni utili i magistrati le attendono dall'esito dell' autopsia cominciata oggi a Udine. Ai due medici legali incaricati di compiere l'esame è stato chiesto di stabilire con esattezza cause, ora della morte e numero di coltellate inferte. Intanto, il sindaco della città balneare friulana, Luca Fanotto, interpreta le preoccupazioni della cittadinanza e lancia un appello: «Non cedere al panico. Lignano è una città sicura».
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