ROMA- L'hanno trovata in lacrime con il volto pieno di sangue
e ferite su tutto il corpo. Aspettava gli agenti di polizia davanti al
cancello d'ingresso del parco, nel quale si era rifugiata per sfuggire
alla violenza della madre. È la storia di una ragazzina di 12 anni, punita per aver passato troppo tempo a chattare con gli amici su Facebook,
come ha raccontato lei stessa ai poliziotti che stanotte l'hanno tratta
in salvo e portata in ospedale, da dove è stata dimessa con una
prognosi di dieci giorni. Mancavano pochi minuti a mezzanotte quando la
madre della ragazza ha chiesto alla figlia di spegnere il computer ed
andare al letto. Esasperata dal rifiuto da parte della ragazzina, e
complice forse qualche bicchiere di troppo, la donna ha cominciato a
picchiare a sangue la figlia in quella che pare essere solo l'ultima di
una lunga serie di liti familiari. La bimba ha tentato di liberarsi
dalla violenza della madre ed è scappata di casa rifugiandosi nel
giardinetto pubblico di via Cornelia, nel quartiere Aurelio a Roma. Un
inquilino del palazzo dove abita la famiglia, accortosi delle urla, ha
subito avvisato il 113 raccontando di aver sentito la lite e di aver
visto la mamma rincorrere la figlia nel parco. «Quella ragazza correva
in lacrime - avrebbe detto agli agenti -, era piena di sangue». Giunti
sul posto, i poliziotti hanno trovato la bimba che tremava ancora, piena
di sangue e con ferite su tutto il corpo. «Mamma mi ha picchiato perchè
non spegnevo Facebook - il suo racconto -, ma non è la prima volta,
abbiamo litigato diverse volte». La donna, una 43enne di nazionalità
russa, è stata subito rintracciata e denunciata. Se venissero confermati
i maltrattamenti continui rischierebbe di perdere la figlia, avuta
dall'ex marito con il quale continuava a convivere nonostante la
separazione. L'uomo, al momento della lite, era al lavoro e non ha
potuto arginare la violenza dell'ex moglie. Interrogata dagli
inquirenti, la donna avrebbe ammesso di aver picchiato la figlia per
futili motivi. Alla ragazzina, trasportata all'ospedale San Carlo di
Nancy, sono state riscontrate contusioni multiple, escoriazioni e
tumefazioni. Dopo le cure del caso è stata dimessa con una prognosi di
10 giorni. E per ora, mentre se ne sta lontana a casa di parenti, della
madre non vuole più saperne.
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