mercoledì 12 settembre 2012

BRINDISI, LE RAGAZZE TORNANO A SCUOLA. IL PAPÀ DI MELISSA: "È TROPPO TRISTE"

 

BRINDISI - Sono state accolte dagli applausi e dagli abbracci dei loro compagni di scuola le cinque ragazze di Mesagne ferite nell'attentato del 19 maggio scorso
alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi. Vanessa, Veronica, Selena, Sabrina e Azzurra sono arrivate a scuola con un pullman messo a disposizione dall'amministrazione comunale. Alcune di loro erano accompagnate dai genitori.
Veronica Capodieci, la più grave delle ragazze ferite che a lungo ha lottato tra la vita e la morte, è entrata nella scuola tenendo per mano la sorella Vanessa, anche lei ferita nell'attentato, ma in modo più lieve.
Le studentesse e il loro genitori hanno poi incontrato a porte chiuse la preside della scuola Rosanna Maci insieme con il presidente del Consiglio comunale di Mesagne, Fernando Ordini e il sindaco, Franco Scoditti, oltre al vicesindaco di Brindisi Paola Baldassarre.

ANCHE IL PADRE DI MELISSA C'è anche il padre di Melissa, Massimo Bassi, nella scuola Morvillo-Falcone, dove il 19 maggio scorso la studentessa di Mesagne è stata uccisa nell'attentato. Il papà di Melissa sta partecipando alle piccole cerimonie che sono state organizzate in occasione dell'apertura dell'anno scolastico per ricordare quella giornata tragica e tutte le ragazze che furono coinvolte.
Dopo l'arrivo a scuola delle studentesse ferite, che oggi riprendono con gli altri compagni l'anno scolastico, i giornalisti sono stati invitati a lasciare l'istituto per consentire maggiore serenità a tutti gli studenti. Dopo un breve incontro con le studentesse ferite e alcuni dei loro genitori nella presidenza, gli studenti si sono riuniti in cerchio nel cortile dinanzi alla targa che fu collocata pochi giorni dopo l'attentato per ricordare la studentessa uccisa. E proprio dinanzi alla targa che ricorda la loro compagna, hanno voluto posare mazzi di fiori.
A scuola è arrivata anche Anna Canoci, di Tuturano (Brindisi), una delle ragazze che fu travolta dall'esplosione e che ha riportato gravi lesioni all'udito. Anna si è diplomata l'anno scorso ma ha voluto essere qui a scuola con i suoi ex compagni per comunicare a loro la necessità di «avere forza e coraggio perchè la vita va avanti».
«È stato un bruttissimo ritorno, - ha detto Anna ai giornalisti che le chiedevano le sue sensazioni - un bruttissimo rientro a scuola». «I momenti più brutti dopo l'attentato - ha ricordato - sono stati quelli del ricovero in ospedale e dopo della consapevolezza di non potere avere più una vita normale».
Anna ha poi sottolineato di non avere ancora avuto alcun sostegno economico dalle istituzioni che hanno messo a disposizione delle ragazze ferite e delle loro famiglie dei fondi per affrontare le cure necessarie.

IL PAPA' DI MELISSA: "E' TROPPO TRISTE"
«Sento una grande emozione, un' emozione fortissima, è troppo triste. Sono qui solo per Melissa». Così, con la voce rotta, il papà di Melissa Bassi, Massimo, ha spiegato ai giornalisti il motivo per cui oggi ha voluto essere presente nella scuola Morvillo Falcone di Brindisi insieme con i compagni di sua figlia uccisa nell'attentato del 19 maggio scorso, in occasione dell'apertura dell'anno scolastico.
«Sento la vicinanza delle altre ragazze - ha detto fermandosi brevemente con i giornalisti prima di lasciare l'istituto -, mi auguro che continuino a venire a scuola come hanno sempre fatto, per Melissa, solo per Melissa». «Mia moglie non se l'è sentita di venire - ha aggiunto - vi lascio immaginare come sta lei e come sto io, l'ho fatto solo per venire qui a portare un mazzo di fiori».
«Non è stato difficile tornare a scuola - ha detto rispondendo ad un'altra domanda - è un modo per trovare coraggio». Rispondendo ancora ai giornalisti Bassi ha detto che per lui «non esiste Giovanni Vantaggiato (l'imprenditore di Copertino che ha confessato di essere l'autore dell'attentato, ndr), per me non esiste, la giustizia farà il suo corso, ho fiducia nella giustizia come sempre».

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