Dormendo si è alzato dal letto della sua
stanza al primo piano, si è diretto alla finestra,
l'ha aperta, si è
arrampicato ed è precipitato per circa quattro metri nel cortile
sottostante, fratturandosi il braccio destro e la gamba sinistra ma,
come se niente fosse, come "in uno stato di trance", si è rimesso in
piedi e si è avviato verso il portone con l'intenzione forse di uscire
del palazzo. E' quanto è successo la notte scorsa a Milano ad un
ragazzino di 12 anni di origini cingalesi che ha scoperto a suo spese di
essere sonnambulo, disturbo che non aveva mai manifestato in
precedenza, a differenza del fratello più giovane di un anno.
E' quanto ha raccontato ieri sera agli agenti di polizia, il 45enne
padre del ragazzino che, svegliato intorno alle 22 dal figlio maggiore
(16 anni) che stava rientrando a casa, ha fatto appena in tempo a vedere
il 12enne che cadeva nel vuoto dalla finestra aperta. Di corsa, si è
affacciato alla finestra e ha notato il ragazzino che in cortile si
rialzava e si metteva a camminare in uno stato di semi-incoscienza.
Allibito, ma memore del suo figlio più piccolo sonnambulo, si è
precipitato in cortile e con calma lo ha preso in braccio e riportato
nel salotto di casa, dove ha chiamato il 118.
Alle 22.49, i soccorritori, prima di trasportare il ragazzino in codice
giallo all'ospedale Niguarda (dove i medici hanno poi riscontrato le
due fratture), hanno allertato il 113 e l'equipaggio di una Volante è
intervenuto nel palazzo di via Jan Sibelius (al confine tra Milano e
Sesto San Giovanni) dove hanno raccolto il racconto dell'uomo.
Secondo gli esperti, questo disturbo del sonno (tecnicamente chiamato
"parasonnia") colpisce almeno una volta nella vita un bambino su tre e
il picco maggiore di casi si rileva proprio intorno ai 12 anni.
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