La giovane era l’ex di uno del gruppo. E' stata picchiata, rapinata e stuprata dal branco
Minacciata, molestata, picchiata, rapinata e infine violentata. Un incubo durato due anni. La protagonista di questa vicenda, raccontata dal Mattino di Padova, è una ragazza di 16 anni di Rubano, piccolo comune della provincia veneta. Tutto ha inizio nel 2009, dopo la fine della storia d’amore tra lei (italiana) e lui (moldavo). Il gruppetto di amici del giovane inizia a gironzolarle intorno chiedendole piccole somme di denaro. Di fronte ai suoi rifiuti la minacciano di riferire alla madre che fuma.
Lei
decide di sottostare al ricatto e consegna tutto quello che ha in
tasca. Con il passare dei mesi le minacce si trasformano in molestie e
palpeggiamenti sia in strada che nei bar del paese. A novembre del 2011
il branco la accompagna in una stradina nascosta, fuori dal centro
abitato. In tre la circondano, iniziano a toccarla e la obbligano ad un
rapporto orale. I soprusi continuano, come gli strattoni e le sberle.
Lei butta tutto alle spalle e decide di tacere ancora una volta. Fino a
che trova un altro ragazzo, con cui intraprende una nuova storia
d’amore.
Il 16 luglio scorso la giovane decide di trascorrere la
giornata in una piscina della zona dove incontra per caso il gruppo di
ragazzi. I tre la circondano e la molestano per ore. La sedicenne torna a
casa sconvolta e decide di parlarne con il nuovo fidanzato che la
convince a parlarne con la madre. Scattano le indagini che hanno portato
ieri alla notifica di tre ordinanze di custodia cautelare ai tre
ragazzi (due moldavi e un rumeno), tutti tra i 16 e i 17. L'accusa è
violenza di gruppo
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