BOLOGNA -
Trapianto di fegato e parto miracoloso. Tutto questo è accaduto a
Bologna, dove una donna di 25 anni da poco rientrata in Italia dal
Pakistan, e
colpita da epatite E, una rara forma virale della malattia,
ha potuto dare alla luce il bimbo che aveva in grembo grazie
all'intervento degli specialisti del policlinico Sant'Orsola-Malpighi,
che hanno salvato la vita a entrambi. Il piccolo, dopo il taglio cesareo
alla ventisettesima settimana di gravidanza, è stato sistemato in una
termoculla nel reparto di Neonatologia e secondo le prime analisi non ha
tracce di epatite E; la mamma, in coma, sottoposta al cesareo dopo una
delicata operazione di recupero della funzionalità coagulativa, ha
ricevuto un nuovo fegato, dopo l'attesa di un donatore durata una
cinquantina di ore. Lo riporta il Resto del Carlino. È avvenuto
lunedì scorso, quando la giovane residente nel bolognese - colpita da
vomito e diarrea - è stata portata all' ospedale ormai priva di
conoscenza e sottoposta ad accertamenti approfonditi, che hanno permesso
di scoprire l'epatite E, una forma virale di natura alimentare e
pericolosa che si contrae soprattutto nel Sud-Est asiatico e in Messico,
colpisce soprattutto i giovani e può essere letale per le donne in
gravidanza. Per il parto è intervenuta l'equipe di ginecologia del
professor Nicola Rizzo, mentre il trapianto del fegato è stato eseguito
giovedì notte dal professor Antonio Daniele Pinna, direttore della
chirurgia dei trapianti del Sant'Orsola. Sabato sera la neomamma ha
riaperto gli occhi. Sono stati tre in pochi giorni i trapianti di
fegato eseguiti al Sant'Orsola dal prof.Pinna, fra i più noti
specialisti a livello internazionale. Tra questi anche quello di
Giancarlo Genova, giocatore di football americano di 28 anni intossicato
da alcuni funghi velenosi. Il trapianto, reso necessario dall' epatite
fulminate provocata da una amanita phalloides, è tecnicamente riuscito,
ma ci vorranno ancora alcuni giorni perchè l'atleta venga dichiarato
fuori pericolo.
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