PADOVA- Ancora un caso di minore sottratto alla madre a Padova.
Si tratta di un altro bambino di 12 anni conteso dai genitori. «Mi
hanno detto che
io avrei manipolato il bambino e che lui ha gravi
problemi psicologici» dice la madre del piccolo al Corriere.it, «Ma non è
vero, la verità è che lui non voleva vedere suo padre, che assieme a
lui non stava bene. Io non l'ho mai condizionato e credo che un bimbo
abbia il diritto di essere ascoltato». La donna non vive più con suo figlio da luglio e aggiunge: «Adesso lo vedo una volta ogni quindici giorni e morirei se non potessi incontrarlo nemmeno così poco. Io so che quella mattina alla Usl, mentre era lontano da me, ha singhiozzato e implorato senza che nessuno lo ascoltasse. Era disperato al punto che avevano deciso di sedarlo». Ora il bambino vive in una comunità, dove lo accompagnò la stessa madre il giorno della separazione.
Anche questa volta compare il nome di Rubens De Nicola, lo stesso perito che ha curato il caso di Leonardo. «È una coincidenza che le storie trattate da lui finiscano in modo così drammatico?», si chiede la mamma, ma in realtà in questo caso De Nicola era solo ausiliario del consulente tecnico e nella relazione aveva stabilito che i genitori non presentavano aspetti patologici.
Sulla scia di quanto accaduto a Leonardo la donna ha deciso di far sentire la sua voce: «Io vivo solo per riportare a casa il mio bambino e per farlo riavvicinare anche a suo padre».
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