ROMA - Un Matteo Branciamore rude e assetato di sesso. Lontano anni luce
da Marco, il bravo ragazzo timido e sentimentalmente impacciato che ha
fatto innamorare migliaia di ragazzine ne "I Cesaroni", l'attore lascia
la serie tv che lo ha reso famoso e finalmente può scrollarsi di dosso
un personaggio che non gli somiglia per niente. Nei panni di Giuda per
la miniserie Barabba, affidata al regista americano Roger Young, Matteo
si racconta a Vanity Fair senza la paura di poter deludere le sue fan, o
meglio le fan di Marco Cesaroni.
Poco romantico, molto determinato, per niente rassegnato alla presunta fine della sua storia con Benedetta Mazza, Matteo parla di sesso e racconta un particolare inedito: «Era il pane quotidiano, ma a un certo punto non lo gestivo e mi è sfuggito di mano, non mi fermavo più. Non era una situazione sana».
Poco romantico, molto determinato, per niente rassegnato alla presunta fine della sua storia con Benedetta Mazza, Matteo parla di sesso e racconta un particolare inedito: «Era il pane quotidiano, ma a un certo punto non lo gestivo e mi è sfuggito di mano, non mi fermavo più. Non era una situazione sana».
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