MILANO - Mohamed, un bimbo di 11 anni di origini egiziane, aveva
accompagnato suo padre ad aggiustare quel cancello di ferro che poi lo
ha schiacciato. Lui, così piccolo rispetto al cancello, ora è ricoverato
in gravi condizioni, ma pare non in pericolo di vita, all'ospedale
Niguarda di Milano. L'incidente è accaduto questa mattina poco dopo
mezzogiorno in pieno centro città, in un elegante stabile anni '50-'60
in via Gonzaga, a un passo dal Duomo, molti uffici tra cui la sede
regionale dell'Inps, ma anche qualche appartamento. Secondo alcune
testimonianze e le informazioni raccolte dalla polizia che sta cercando
di ricostruire la dinamica di quanto accaduto e di individuare eventuali
responsabilità, il bimbo, 11 anni, è il figlio di un egiziano regolare e
assunto da una ditta che si occupa della manutenzione o delle pulizie
del palazzo. Non si sa, in quanto ci sono versioni contrastanti, se
l'uomo stamani sia andato di sua iniziativa o inviato dall'impresa per
cui lavora per aggiustare il cancello di ferro, che poi ha travolto
Mohamed. Come hanno segnalato alcuni condomini, da ieri «funzionava
male», «rimaneva semi aperto». E proprio per cercare di risolvere il
problema questa mattina l'uomo, assieme al figlioletto, si è recato
nello stabile per tentare di riparare quella porta pesante che consente
l'ingresso dei condomini la notte e nel week-end e «che non si chiudeva
più». In base ai primi accertamenti, ad un certo punto, mentre il
bambino stava guardando il papà che stava armeggiando per cercare di
riparare il guasto, la disgrazia: il cancello si è scardinato
all'improvviso e ha travolto il ragazzino. «Ho sentito un rumore
strano ma non capivo cosa fosse», ha raccontato Luciano, 26 anni, lo
studente milanese che ha dato l'allarme chiamando il 118. Il giovane,
che vive non molto lontano, passava di lì con la fidanzata: «Subito dopo
ho udito qualcuno che urlava in inglese, e quindi sono corso qui. Ho
visto il bambino sotto il cancello - ha aggiunto - in un lago di sangue
». Luciano ha poi spiegato che il padre e un altro signore hanno
immediatamente sollevato il cancello liberando il piccolo Mohamed da
quel peso. «Ci siamo tranquillizzati perchè era vigile e si girava - ha
aggiunto -. L'unica cosa è che i soccorsi non sono arrivati subito,
abbiamo atteso almeno 12 minuti prima che arrivasse l'ambulanza». La
stessa scena più o meno l'hanno vista gli altri pochi testimoni,
condomini o passanti che poi sono stati fatti allontanare dalla polizia
che si è occupata di fare i rilievi e che sta cercando di accertare la
dinamica dell'incidente. Gli agenti hanno anche sentito alcune persone,
tra cui l'amministratore del condominio. Gli atti verranno trasmessi
alla Procura in vista dell'apertura di un'inchiesta.
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