giovedì 25 ottobre 2012

LA CASTA NON MOLLA: NIENTE TAGLI A SANITÀ E COSTI DELLA POLITICA. STOP ALLE DETRAZIONI

 

ROMA - Dalle commissioni della Camera, che stanno esaminando la legge di stabilità, stanno arrivando una sfilza di 'alt' a parecchi dei tagli e delle norme proposte dal governo nel ddl. Stop, dunque, ai tagli di 600 milioni per la sanità, all'aumento delle tasse sui ricorsi, alla tassazione delle pensioni di guerra e alla retroattività delle detrazioni. Ecco le misure nel dettaglio.

STOP TAGLI DI 600 MILIONI PER LA SANITA'
La commissione Affari sociali della Camera ha votato all'unanimità un emendamento alla legge di stabilità che cancella il taglio di 600 milioni per la sanità nel 2013, coperto con tagli lineari ai ministeri. Sulla proposta, che ora dovrà essere esaminata dalla commissione Bilancio, il governo si era rimesso all'Aula.
L'emendamento approvato dalla commissione prevede la soppressione del taglio alla sanità e per mantenere i 'saldi invariatì prevede che «le dotazioni di parte corrente» dei ministeri, «a eccezione di quelle relative al ministero del Lavoro e delle politiche sociali, al ministero della Salute e al ministero dell'Istruzione, università e ricerca, sono ridotte in maniera lineare per un importo pari a 600 milioni di euro per l'anno 2013».

STOP TAGLI A COSTI DELLA POLITICA
La commissione Bicamerale per gli Affari Regionali ha bocciato il decreto sui tagli ai costi della politica di Regioni e Enti locali. Si tratta di un «parere contrario» secco dato alle commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera che esaminano nel merito il testo. È rarissimo che le commissioni che devono dare un parere alla commissione di merito, si esprima del tutto negativamente. In genere dà un parere positivo con alcune «condizioni», nelle quali sono indicate le parti da cambiare.
La Bicamerale per gli Affari Regionali nella sua bocciatura mette sul banco degli imputati l'articolo del decreto che prevede che la Corte dei Conti debba operare un controllo di legittimità preventivo su tutti gli atti normativi e di programma di Regioni (tra cui la spesa sanitaria) e di ENti locali. Su questo la commissione rileva «la carenza di incisive modalità di interazione ed interlocuzione con le autonomie territoriali in relazione all'esigenza di una graduale modulazione degli interventi in materia di rafforzamento della partecipazione della COrte dei COnti al controllo sulla gestione finanziaria».
Nulla da dire, invece, sull'articolo che taglia i costi della politica (tagli dei vitalizi, dei fondi per i gruppi consilari, ecc), anche se la commissione «ravvisa l'opportunità di un rafforzamento della leale collaborazione tra Stato e autonomie territoriali in merito al contenimento delle spese».

STOP AUMENTO TASSE RICORSI
Stop all'aumento del contributo unificato per le impugnazioni che vengono respinte e a quello per le controversie alle quali si applica il rito abbreviato: sono alcune delle modifiche approvate dalla commissione Giustizia della Camera nel corso dell'esame della Legge di Stabilità.
Le novità ora saranno esaminate dalla commissione Bilancio. Spunta anche la richiesta di cancellare la norma che prevede incentivi agli uffici che abbiano ridotto i carichi pendenti del 5% in luogo dell'ordinario 10%.

STOP IRPEF PER PENSIONI GUERRA
Non tassare ai fini Irpef le pensioni di guerra. È quanto chiede la commissione Difesa della Camera nel suo parere alla Legge di Stabilità. I deputati hanno votato un parere favorevole ma non alcune 'condizioni', tra cui spunta la richiesta di ripristinare lo stanziamento per tre anni per le associazioni combattentistiche, quella di aumentare le risorse per le missioni di pace e quella di assicurare «un adeguato stanziamento per le spese di esercizio», vale a dire i consumi intermedi.

STOP RETROATTIVITA' DETRAZIONI
Cancellare la retroattvità delle nuove norme sulle detrazioni e sulle deduzioni. È quanto chiede la commissione Finanze della Camera nel suo parere favorevole alla Legge di stabilità. La richiesta della commissione Finanze di eliminare la retroattività dei tagli a detrazioni e deduzioni è motivata dal fatto che essa è «in netto contrasto con l'esigenza di tutelare l'affidamento e la buona fede dei contribuenti, i quali, nell'effettuare le proprie decisioni di spesa nel 2012 hanno fatto legittimamente conto sulla possibilità di godere» dell'attuale regine delle detrazioni e deduzioni. ù
La commissione ha poi chiesto di eliminare un'altra norma retroattiva, vale a dire quella che abroga il regime tributario agevolato delle srl agricole. A queste due condizioni si aggiungono una serie di osservazioni, che sono una specie di suggerimento per la commissione Bilancio. Innanzi tutto si dice di «scongiurare definitivamente la prospettiva» di un aumento dell'Iva che «avrebbe conseguenze negative sulle già deboli aspettative di ripresa dell'economia».
Si sottolinea l'esigenza di esentare dalla franchigia di 250 euro la detrazione per lo sport dei figli che, ammontando a 210 euro, sarebbe «nei fatti eliminata». La commissione suggerisce poi di non procedere all'aumento dell'Iva per le cooperative sociali, perchè avrebbe «ricadute fortemente negative» nell'erogazione dei servizi sociali da parte dei COmuni.
Analogamente si invita a soprassedere dall'assoggettamento Irpef delle pensioni di guerra. «Si tratta - ha detto Cosimo Ventucci, relatore in commissione FInanze - di banali errori fiscali che andavano evitati: anzichè tagliare la pensione a pochi reduci di guerra o alle vedove dei soldati morti in Afghanistan si può aumentare di un centesimo il costo delle sigarette».

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