NAPOLI - Se ancora ci sono dubbi sull’identità è certo che la fotografia
che ritrae la giovane ragazza bruna, dai capelli neri è autentica. Un
primo punto fermo su cui ripartire e che getta nuova luce sulla vicenda
di Angela Celentano, la piccola scomparsa dal monte
Faito sedici anni fa. A dare la notizia il legale della famiglia
Celentano, Luigi Ferandino all’uscita del Palazzo di Giustizia di Torre
Annunziata. Dietro di lui, ci sono papà Catello e mamma Maria. Per la
prima volta da quando è scoppiata la tragedia, i Celentano appaiono con
il volto sereno e si comprende che al di là delle parole è riposta ben
più di una speranza: “Il mio cuore di mamma me lo ha sempre detto,
tante, troppe somiglianze - ha detto mamma Maria -, quella bambina della
foto potrebbe essere mia figlia. E adesso più che mai sento che è
viva”.
FIDUCIA. I genitori di Angela confidano nel ruolo degli inquirenti: “Credo stiano seguendo la pista giusta, noi aspettiamo gli esiti dell’indagine”. Un’inchiesta che porterebbe fino al Mexico e alla famiglia Ruiz. Sulla pista messicana e sul ruolo giocato dalla famiglia, Maria Catello non ha dubbi: “Non m’interessa conoscere i Ruiz, del resto non hanno contribuito alla verità”. Il vertice in Procura (con il procuratore facente funzioni Raffaele Marino e il pm Antonio De Tommaso) si e' concluso poco prima mezzogiorno, una riunione per analizzare la pista sudamericana delle indagini sulla scomparsa della ragazzina.
SOMIGLIANZA. La foto inviata un anno fa via mail, da un pc messicano con la quale una ragazza di nome Celeste asseriva di essere proprio lei, Angela presenterebbe non pochi punti di contatto, di rilievo anche lo strabismo dell’occhio destro che si nota sia sulla foto della piccola Angela, prima della scomparsa, che su quella attribuita a Celeste: "Il mio cuore dice che questa potrebbe essere la volta buona" - ha concluso Maria Celentano. E' il secondo incontro nel giro di un mese che la Procura di Torre Annunziata tiene con i familiari per fare il punto sulle ricerche spostatesi ormai da mesi in Messico.
FIDUCIA. I genitori di Angela confidano nel ruolo degli inquirenti: “Credo stiano seguendo la pista giusta, noi aspettiamo gli esiti dell’indagine”. Un’inchiesta che porterebbe fino al Mexico e alla famiglia Ruiz. Sulla pista messicana e sul ruolo giocato dalla famiglia, Maria Catello non ha dubbi: “Non m’interessa conoscere i Ruiz, del resto non hanno contribuito alla verità”. Il vertice in Procura (con il procuratore facente funzioni Raffaele Marino e il pm Antonio De Tommaso) si e' concluso poco prima mezzogiorno, una riunione per analizzare la pista sudamericana delle indagini sulla scomparsa della ragazzina.
SOMIGLIANZA. La foto inviata un anno fa via mail, da un pc messicano con la quale una ragazza di nome Celeste asseriva di essere proprio lei, Angela presenterebbe non pochi punti di contatto, di rilievo anche lo strabismo dell’occhio destro che si nota sia sulla foto della piccola Angela, prima della scomparsa, che su quella attribuita a Celeste: "Il mio cuore dice che questa potrebbe essere la volta buona" - ha concluso Maria Celentano. E' il secondo incontro nel giro di un mese che la Procura di Torre Annunziata tiene con i familiari per fare il punto sulle ricerche spostatesi ormai da mesi in Messico.
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