PARIGI - In cerca di giustizia per Ethan, il Jack Russel sepolto vivo in Francia.
Il cagnolino, due anni appena compiuti, era stato ritrovato
nei giorni
scorsi sotto un cumulo di terra a Charleville-Mezieres, a circa 200 km
da Parigi. Un passante aveva notato che la terra fresca si muoveva
debolmente e, incuriosito, ne aveva grattata via un po' per vedere cosa
c'era sotto. Alla macabra scoperta aveva subito chiamato i vigili del
fuoco che hanno tratto in salvo la bestiola, ormai in fin di vita e con
le orbite rivoltate. Philippe Michon, il veterinario a cui il cane è
stato affidato, racconta che Ethan, questo è il suo nome riscontrato dal
microchip, è stato avvelenato e poi seppellito senza attenderne il
decesso, ed è rimasto sotto terra almeno due ore. «Incredibilmente»,
spiega il veterinario, «è stato proprio il veleno a "salvarlo". A causa
della sostanza ingerita, era infatti caduto in una sorta di ibernazione
che ha ridotto al minimo le funzioni vitali, ma gli ha permesso di
sopravvivere quasi senza respirare».Ridotto al lumicino, il cane è stato disintossicato e rifocillato con diverse flebo mentre veniva tenuto al caldo fra bottiglie di acqua calda, e ha dato segni di ripresa miracolosa già dalle prime ore di trattamento, suscitando commozione nell'opinione pubblica francese che ora invoca la punizione per il responsabile del gesto.
Dal microchip, le forze dell'ordine sono risalite infatti anche al nome del proprietario, che ha dichiarato di non saperne nulla e di aver ceduto il cane ad altri, convincendo poco gli inquirenti. Ora anche le associazioni animaliste si stanno costituendo parte civile nel processo per atti di crudeltà che sta per partire, e che chiarirà i fatti e infliggerà la giusta pena al responsabile del gesto.
Una cosa è certa: Ethan, già adottato da un'altra famiglia, non tornerà mai più in mano al suo aguzzino.
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