ROMA - Le dichiarazioni di Marco Di Muro, fidanzato di Federica Mangiapelo, la giovane di Anguillara Sabazia (Roma) trovata morta la mattina del 1 novembre in riva al lago a Vigna di Valle, sono «tardive». È quanto sottolinea la famiglia della ragazza in una dichiarazione affidata all'Adnkronos dai legali
Francesco Pizzorno e Andrea Rossi, riferendosi alla nota di ieri dei
legali del ragazzo con cui si rendeva noto che Marco Di Muro e la
famiglia sono «sconvolti» per la tragedia. Luigi e Rosella, genitori di
Federica Mangiapelo, prendono atto delle parole di Di Muro e della sua
famiglia ma allo stesso tempo ritengono che siano giunte troppo in
ritardo. Il padre di Federica, si fa notare nella dichiarazione, «nella
mattinata del 1 novembre ha ripetutamente cercato di mettersi in
contatto con Marco, chiamandolo sul cellulare. Il telefono squillava ma
lui non ha risposto». Quindi, «pur prendendo atto delle dichiarazioni di
Marco Di Muro e dei suoi genitori diffuse dai suoi legali», si fa
notare di considerarle «tardive». La famiglia Di Muro e il giovane
indagato nell'ambito dell'inchiesta sul decesso di Federica, avevano
sottolineato ieri i legali del giovane, Massimiliano Sciortino e Cesare
Gai, «sono sconvolti da questa vicenda e tengono a far conoscere alla
famiglia Mangiapelo, tramite i sottoscritti, che sono profondamente
partecipi di questa immane tragedia; hanno ritenuto opportuno non
manifestare la loro partecipazione perche una qualsivoglia
dichiarazione, e tanto piu una loro presenza ai funerali di Federica,
avrebbe potuto essere fraintesa».
I LEGALI DEL FIDANZATO Marco Di Muro , il giovane indagato nell'ambito delle indagini sul decesso di Federica Mangiapelo, la giovane di Anguillara Sabazia (Roma) trovata morta la mattina del 1 novembre in riva al lago a Vigna di Valle, è sconvolto dalla tragedia. È quanto precisano gli avvocati Massimiliano Sciortino e Cesare Gai, difensori di Di Muro. Di Muro e la sua famiglia, sottolineano i legali del giovane, «sono sconvolti da questa vicenda e tengono a far conoscere alla famiglia Mangiapelo, tramite i sottoscritti, che sono profondamente partecipi di questa immane tragedia; hanno ritenuto opportuno non manifestare la loro partecipazione perche una qualsivoglia dichiarazione, e tanto piu una loro presenza ai funerali di Federica, avrebbe potuto essere fraintesa».
LE INDAGINI I legali di Marco Di Muro, «sollecitati a rilasciare dichiarazioni sul tragico caso di Federica Mangiapelo», sottolineano in una nota «che nel rispetto delle funzioni esercitate dal Pubblico Ministero e dai suoi ausiliari, che stanno svolgendo accurate ed ampie indagini consentendo l'esercizio di ogni garanzia difensiva, sia opportuno non rilasciare dichiarazioni prima che le indagini in corso siano completate». La «sincera partecipazione» viene manifestata con la nota dagli stessi avvocati Sciortino e Gai.
I LEGALI DEL FIDANZATO Marco Di Muro , il giovane indagato nell'ambito delle indagini sul decesso di Federica Mangiapelo, la giovane di Anguillara Sabazia (Roma) trovata morta la mattina del 1 novembre in riva al lago a Vigna di Valle, è sconvolto dalla tragedia. È quanto precisano gli avvocati Massimiliano Sciortino e Cesare Gai, difensori di Di Muro. Di Muro e la sua famiglia, sottolineano i legali del giovane, «sono sconvolti da questa vicenda e tengono a far conoscere alla famiglia Mangiapelo, tramite i sottoscritti, che sono profondamente partecipi di questa immane tragedia; hanno ritenuto opportuno non manifestare la loro partecipazione perche una qualsivoglia dichiarazione, e tanto piu una loro presenza ai funerali di Federica, avrebbe potuto essere fraintesa».
LE INDAGINI I legali di Marco Di Muro, «sollecitati a rilasciare dichiarazioni sul tragico caso di Federica Mangiapelo», sottolineano in una nota «che nel rispetto delle funzioni esercitate dal Pubblico Ministero e dai suoi ausiliari, che stanno svolgendo accurate ed ampie indagini consentendo l'esercizio di ogni garanzia difensiva, sia opportuno non rilasciare dichiarazioni prima che le indagini in corso siano completate». La «sincera partecipazione» viene manifestata con la nota dagli stessi avvocati Sciortino e Gai.
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