TORINO - È salito di corsa sul treno in partenza e, poco dopo aver superato la stazione di Torino Porta Susa, si è sentito male. M.G., passeggero di 56 anni, è morto una
manciata di minuti più tardi, a bordo di un'ambulanza che lo aspettava
allo stazione di Rho Fiera. Ma è polemica tra i passeggeri che per
quaranta minuti hanno assistito impotenti all'agonia dell'uomo.
L'episodio, verificatosi giovedì pomeriggio a bordo del Frecciarossa Torino-Roma delle 16.37, è riportato sulle pagine locali di Repubblica. A bordo del treno non c'era il defibrillatore, che non è previsto tra le dotazioni dal regolamento. A chi ha criticato la decisione di Rfi, che gestisce la linea, di far fermare il treno soltanto a Rho Fiera, Trenitalia ha risposto che si è trattato della «soluzione più tempestiva». «Se il treno avesse deviato per raggiungere la linea storica e fermarsi a Novara - è stato aggiunto - avrebbe impiegato più tempo e il risultato sarebbe stato ancora peggiore». La compagnia ha confermato che il capotreno è stato avvisato del malore alle 17.03 e che alle 17.22 il treno era a Rho.
L'episodio, verificatosi giovedì pomeriggio a bordo del Frecciarossa Torino-Roma delle 16.37, è riportato sulle pagine locali di Repubblica. A bordo del treno non c'era il defibrillatore, che non è previsto tra le dotazioni dal regolamento. A chi ha criticato la decisione di Rfi, che gestisce la linea, di far fermare il treno soltanto a Rho Fiera, Trenitalia ha risposto che si è trattato della «soluzione più tempestiva». «Se il treno avesse deviato per raggiungere la linea storica e fermarsi a Novara - è stato aggiunto - avrebbe impiegato più tempo e il risultato sarebbe stato ancora peggiore». La compagnia ha confermato che il capotreno è stato avvisato del malore alle 17.03 e che alle 17.22 il treno era a Rho.
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