venerdì 2 novembre 2012

LA VITA DI COPPIA DOPO LA NASCITA DI UN FIGLIO

 
Si parla molto di parto, puerperio, neonato, ma molto meno di quello che succede ad una coppia dopo la nascita del bambino. Sicuramente è un momento
meraviglioso ma è altrettanto vero che un bambino “rompe” gli equilibri che una coppia ha creato e costruito.
Voglio partire dal presupposto che non esiste famiglia se non esiste la coppia: quindi la coppia va tutelata, accudita, curata e nutrita come un bambino. Questo compito spetta spesso in parte maggiore alle donne, come tutto il resto, ma guardiamo in positivo e pensiamo a quanto siamo importanti e indispensabili per il benessere, non solo del bambino, ma della nostra famiglia e quindi di noi stesse.
Ci dimentichiamo spesso di noi, prodigandoci per gli altri e mettendo sempre in secondo piano i nostri bisogni e le nostre emozioni, e questo non va bene perché ci porta solo ad una frustrazione, ad accumulare rancore e stanchezza che quando esplode può solo provocare irritazione e malumore o peggio.

E’ anche vero che ora il “mondo” ci vuole sempre splendide: dobbiamo fare una gravidanza bellissima, non ingrassare, appena partoriamo dobbiamo essere in perfetta forma, dobbiamo rientrare nei jeans che mettevamo prima della gravidanza, insomma un vero stress... non possiamo certo essere da sole a sopportare tutto questo: coinvolgiamo il nostro uomo mettendolo a conoscenza di quello che ci sta succedendo. Sento sempre molte donne che si lamentano che non sono aiutate, perché gli uomini non cambiano mai il bambino, non si alzano se piange, ecc ecc.  e quante volte dagli uomini abbiamo sentito dire: “perché non me lo hai chiesto?” troppo spesso pensiamo per loro o crediamo che capiscano il nostro stato d’animo ma loro hanno una sensibilità diversa e noi siamo senz’altro più complicate…!! Ma veramente noi li coinvolgiamo nella cura del bambino? O molte volte, come facciamo sempre, facciamo tutto noi perché siamo più brave? Usiamoli questi nostri uomini, li abbiamo scelti, abbiamo magari lottato, siamo impazzite di gioia, pianto per averli e non possiamo “mandare all’aria” tutto questo in un momento, quello della nascita di un figlio, che dovrebbe essere un momento condiviso e voluto da entrambi.
Se non sanno “fare” parliamo con loro, raccontiamo come ci sentiamo, chiediamo il loro aiuto per farci sentire ancora belle e desiderate. Lo so bene che dopo la nascita di un figlio non è facile riprendere la vita sessuale di coppia; ci sentiamo più mamme e poco amanti, ci sentiamo stanche, brutte, ma non abbiamo mai pensato che anche loro possono essere cambiati.Parliamone, chiediamo come ci vedono, come ci sentono, come sentono “l’intruso” che è arrivato a dividerci (permettetemi questa espressione); come sapete il sesso, l’intesa, la complicità tra due persone non è fatta necessariamente e sempre e solo di gesti. Si può fare l’amore anche a parole, abbracciandosi, con la mente se non riusciamo fisicamente perché non abbiamo dormito tutta la notte o perché ci vediamo la pancia flaccida…
Troviamo ogni momento per stare vicino, per non staccarci; molte volte si perde l’abitudine al contatto fisico a stare abbracciati, a baciarsi perché siamo stanche, perché il bambino ci è rimasto attaccato tutto il giorno e non ne possiamo più: se perdiamo l’abitudine a toccarci a stare vicino fisicamente al nostro uomo, quando ci cercherà per fare l’amore ci darà fastidio perché saremo disabituate al suo contatto. Raccontiamo di come ci sentiamo cambiate fisicamente, che magari abbiamo paura di sentire dolore, che psicologicamente non siamo pronte perché se noi raccontiamo una paura o un problema a chi ci vuole bene, e se ne prendiamo coscienza, riusciremo ad affrontarlo e superarlo.
Io per prima scherzo sempre sugli uomini, sui loro limiti, ma dobbiamo cercare di coinvolgerli di più nei nostri pensieri, anche perché se gli uomini sono cambiati, rispetto ai nostri padri o nonni, è senz’altro merito delle donne, che hanno cominciato a coinvolgerli con il figli, la casa e la vita famigliare.

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