venerdì 18 gennaio 2013

ALGERIA, SEQUESTRATORI ACCERCHIATI. ANCORA GIALLO SUGLI OSTAGGI MORTI

 La mappa del sito petrolifero
ALGERI - Secondo l'agenzia ufficiale algerina Aps, le unità speciali dell'esercito che stanno
operando dentro il compound di In Amenas hanno accerchiato una costruzione all'interno della quale si troverebbero terroristi ed un numero imprecisato di ostaggi. Il luogo sarebbe dentro l'impianto di trattamento del gas di Tiguentorine.

NON C'E' ANCORA BILANCIO UFFICIALE Non c'è ancora da parte delle autorità algerino un bilancio ufficiale delle vittime causate dall'attacco al sito di In Amenas, dove un gruppo di terroristi teneva in ostaggio decine di dipendenti delle compagnie impegnate nelle attività estrattive. Ieri sera il ministro della Comunicazione, Moahamed Said, ha solo ammesso che, nonostante tutte le misure adottate per evitare perdite umane, ci sono state delle vittime come conseguenza dell'attacco.
DUE FRANCESI IN SALVO Due francesi sono «rientrati» sani e salvi dalla presa di ostaggi in Algeria, ha annunciato questa mattina il ministro dell'Interno, Manuel Valls, astenendosi da ogni critica sull'operato dell'Algeria per la sua operazione sul sito petrolifero in mano a una formazione terroristica.
Con l'operazione che, secondo alcune fonti, sarebbe ancora in corso e in assenza di notizie certe sulle vittime e sullo svolgimento dei fatti di ieri, Valls ha detto ai microfoni di RTL che «in quella base c'erano pochissimi francesi. Abbiamo notizie di due di loro, che sono tornati. Per quanto riguarda altri due, se ce ne erano davvero, al momento non ci sono ulteriori informazioni, speriamo di averne in mattinata».
Interrogato sull'intervento dell'esercito algerino, Valls ha rifiutato di esprimere critiche: «quando ci si trova di fronte al terrorismo, quando lo si combatte insieme - ha detto - invito alla prudenza con le critiche, perchè le persone coinvolte sono degli algerini, certo insieme con gli occidentali, ma sono soprattutto gli algerini che hanno conosciuto decine di migliaia di morti negli anni neri».
«Non sappiamo se l'operazione si è conclusa - ha proseguito Valls - io rimango estremamente prudente quanto all'analisi che si deve fare di questa situazione». Ammette la difficoltà di fare ancora oggi un bilancio, «perchè è lontano, perchè c'è confusione, perchè si tratta di una base molto vasta, perchè c'erano centinaia di persone, prima di tutto algerini e poi anche dipendenti occidentali, alcuni dei quali francesi, perchè è un'operazione dell'esercito, perchè i terroristi sono estremamente ben armati, molto determinati, fanatici».
Infine, Valls ha detto di «non avere informazioni» sulla asserita presenza di un jihadista francese nel commando terrorista: «da anni ci sono jihadisti francesi, sia in Afghanistan, sia in Siria, pochissimi nel Sahel, e sono ovviamente sorvegliati dai servizi». Mentre all'Eliseo è in corso stamattina un nuovo Consiglio di Difesa, il ministro degli Esteri, Laurent Fabius, ha annunciato che domani sarà al vertice Ecowas dei paesi dell'Africa occidentale ad Abidjan.

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