Il Comune emiliano sta valutando l'ipotesi di introdurre un ticket di due euro per le aree gioco
Insostenibili le spese per riparare i danni dei vandali: 800mila euro l'anno
A Bologna il parco giochi potrebbe diventare a pagamento. Il Comune
emiliano sta valutando l'ipotesi di introdurre un ticket per regolare
l'accesso alle aree destinate ai bambini. Non ci sono i soldi per la
manutenzione delle circa 1500 giostre sparse nei 128 parchi pubblici e
costantemente prese di mira dai vandali.
Una
cifra che sfiora gli 800mila euro annui per riparare i danni fatti dai
teppisti. E' l’assessore all’urbanistica Patrizia Gabellini a lanciare
l'allarme: "Non ce la facciamo più".
Gli spazi destinati
all'infanzia potrebbero essere affidati a gestori privati che farebbero
pagare l’ingresso al prezzo di circa due euro. Immediata la protesta dei
genitori dei bambini che chiedono al Comune di tornare sui propri passi
e di lasciare gratuito il servizio.
Quella della privatizzazione
non è, però, l'unica strada percorribile e l'assessore Gabellini prova a
rassicurare i bolognesi: "Il piano che stiamo elaborando prevede anche
altre soluzioni (dall'autogestione da parte dei genitori a forme di
sponsorizzazione) e ognuno di questi strumenti può benissimo convivere
con gli altri".
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