martedì 8 gennaio 2013

IMU BOCCIATA DALL'EUROPA. MONTI: "VOLUTA DALL'UE" E CANDIDA LA VEZZALI E SECHI



ROMA - L'Imu, per essere più equa ed avere un effetto redistributivo, deve essere modificata in senso più progressivo. È l'analisi del Rapporto Ue 2012 su Occupazione e sviluppi sociali, secondo cui la vecchia Ici non aveva impatto sulle disuguaglianze e aumentava leggermente la povertà.
L'Imu, ricorda il rapporto Ue, è stata introdotta nel 2012 «a seguito di raccomandazioni sulla riduzione di un trattamento fiscale favorevole per le abitazioni» e «basata sull'effetto distorsivo relativamente basso delle tasse sulla proprietà e il basso tasso di evasione».
Nella sua architettura, l'Imu, riconosce Bruxelles, «include alcuni aspetti di equità», come la deduzione di 200 euro per la prima casa, le deduzioni supplementari in caso di figli a carico, e una marcata differenziazione del tasso di imposizione tra prima e seconda casa. Ma, avverte la Commissione, «altri aspetti potrebbero essere ulteriormente migliorati in modo da aumentarne la progressività».
Per esempio, dovrebbero essere aggiornati i valori catastali degli immobili: nonostante sia già stato un passo in avanti l'aumento del 60% dei valori del reddito catastale, si tratta di un aumento proporzionale e non progressivo legato al reale valore di mercato degli immobili, e che quindi non riduce le disuguaglianze di reddito. Dovrebbero poi essere introdotte deduzioni non basate sul reddito e migliorata la definizione di residenza principale e secondaria.
Sulla base di simulazioni effettuate con i dati relativi alla vecchia Ici, il rapporto Ue sottolinea che «le tasse sulla proprietà non hanno impatto sulla diseguaglianza in Estonia e in Italia, e sembrano aumentare leggermente la povertà in Italia».

TENTATIVI PROGRESSIVITÀ FALLITI Legare le tasse sulla casa alle capacità di reddito: la questione ha accompagnato l'Imu fin dall'inizio ma i tentativi di rendere la tassa progressiva sono di fatto falliti. Essendo un'imposta legata al patrimonio di per sè l'Imu non può essere progressiva, come le imposte sul reddito. Sarebbe stato possibile però tenere conto della variabile reddito attraverso sistemi di deduzioni e detrazioni.
L'ultimo tentativo del Parlamento è stato fatto nell'esame della delega fiscale nella quale è stato approvato un emendamento in questo senso. L'idea di tenere conto delle fasce svantaggiate della popolazione è però naufragata con la stessa delega, dal momento che le Camere non sono riuscite ad approvare il provvedimento prima delle dimissioni del governo tecnico.
Ferme restando le rendite che non possono differenziarsi da contribuente a contribuente - era l'idea caldeggiata soprattutto dal Pdl ma che ha trovato consensi anche nelle altre forze della maggioranza, Pd e Terzo Polo - per tutte le imposte che gravano su quelle rendite si potrebbe tenere conto delle situazioni svantaggiate. Senza un'indicazione specifica la maggior parte dei Comuni nel 2012 «non ha adottato lo strumento delle detrazioni quale possibile mezzo di 'governancè dell'imposta», evidenzia uno studio della Consulta dei Caf sull'Imu. Dall'analisi dei Centri di Assistenza Fiscale risulta infatti che solo una manciata di enti locali ha utilizzato le leve a disposizione per andare incontro alle fasce svantaggiate.
Per la precisione sugli oltre 8.000 Comuni solo 17 hanno deliberato una maggiore detrazione collegata a specifiche soglie Isee, 48 hanno stabilito ulteriori detrazioni in presenza di specifiche situazioni particolari (si va dalla presenza di persone anziane a nuclei i cui componenti hanno perso il lavoro o all'ubicazione degli immobili) e 79 Comuni hanno deliberato una maggiore detrazione in presenza di invalidi nel nucleo familiare.

MONTI: «ESAUDITE LE RICHIESTE DELL'UE» «La prima notizia è che la Ue ha preso atto che l'Italia ha fatto quello che la Ue chiedeva» sulle tasse per la casa. Lo ha detto il premier Mario Monti a Tgcom24 rispondendo ad una domanda sulle critiche della Ue all'Imu.
TASSE E RESPONSABILI Sono stato «costretto» ad aumentare le tasse «perchè alcuni irresponsabili hanno portato a quella situazione» finanziaria, «ma adesso che il Paese è salvo c'è una prospettiva di »riduzione graduale delle tasse«.
SPALLATA DEI CITTADINI «Per ridimensionare il settore pubblico occorre una spallata dei cittadini, ma non con la rabbia, la protesta o il non voto, ma scegliendo di votare chi non ha legami con organizzazioni che vogliono bloccare il Paese».
VEZZALI E BOMBASSEI CON MONTI «Saranno candidati con noi Alberto Bombassei, presidente di Brembo, Valentina Vezzali, schermitrice e olimpionica, e Mario Sechi direttore de Il Tempo. Lo ha annunciato Mario Monti a Tgcom24. Il premier ha annunciato che anche la presidente del Fondo Ambiente Italiano, Ilaria Borletti Buitoni sarà della 'squadrà.
«TAGLIARE GLI STIPENDI PUBBLICI»  «Bisogna andare a toccare le retribuzioni senza però cadere nella demagogia che impedisce allo Stato di assumere competenze molto alte che vanno strappate al mercato». Lo ha detto il premier Mario Monti a Tgcom24 aggiungendo di ritenere indispensabile il dimezzamento dei parlamentari nell'ambito di riforme istituzionali.

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