LIVORNO - Angelo, il bambino di 9 anni morto ieri tra le fiamme che hanno
avvolto la sua abitazione a Livorno, era solito accendere candele nella
sua cameretta per paura del buio. Ci sarebbe proprio questa abitudine
alla base dell'incendio, scoppiato, appunto, per una candela accesa.
LE IPOTESI L'ipotesi del corto circuito o della fuga di gas vengono escluse dagli esperti, mentre gli investigatori hanno ascoltato amici e vicini di casa, che hanno raccontato di questa abitudine della piccola vittima. Angelo divideva la cameretta con il fratello di 11 anni, rimasto ferito e ora ricoverato all'ospedale pediatrico Meyer di Firenze. Secondo quanto emerso, il fratello maggiore avrebbe raccontato più di una volta a scuola che a volte dormiva poco perché Angelo aveva paura del buio e lasciava la candela accesa tutta la notte. La stessa scena si sarebbe ripetuta anche l'altra sera. E Angelo non ce l'ha fatta, raggiunto dalle fiamme nel sonno.
IL FRATELLINO FUORI PERICOLO Nel rogo sono rimasti feriti tutti i suoi famigliari: in maniera meno grave la sorellina di 4 anni e la mamma, più gravi sono il padre e il fratello maggiore. «Ricoverato presso il reparto di Rianimazione del Meyer, il bimbo di 11 anni è sveglio e le sue condizioni sono buone e stabili - affermano i medici -. È in programma il suo trasferimento in reparto che potrebbe avvenire entro domani». Il bambino è seguito anche dal Centro Ustioni dell'ospedale pediatrico. Anche il padre è rimasto ferito nel rogo, in maniera grave, ed è all'ospedale di Pisa.
LE IPOTESI L'ipotesi del corto circuito o della fuga di gas vengono escluse dagli esperti, mentre gli investigatori hanno ascoltato amici e vicini di casa, che hanno raccontato di questa abitudine della piccola vittima. Angelo divideva la cameretta con il fratello di 11 anni, rimasto ferito e ora ricoverato all'ospedale pediatrico Meyer di Firenze. Secondo quanto emerso, il fratello maggiore avrebbe raccontato più di una volta a scuola che a volte dormiva poco perché Angelo aveva paura del buio e lasciava la candela accesa tutta la notte. La stessa scena si sarebbe ripetuta anche l'altra sera. E Angelo non ce l'ha fatta, raggiunto dalle fiamme nel sonno.
IL FRATELLINO FUORI PERICOLO Nel rogo sono rimasti feriti tutti i suoi famigliari: in maniera meno grave la sorellina di 4 anni e la mamma, più gravi sono il padre e il fratello maggiore. «Ricoverato presso il reparto di Rianimazione del Meyer, il bimbo di 11 anni è sveglio e le sue condizioni sono buone e stabili - affermano i medici -. È in programma il suo trasferimento in reparto che potrebbe avvenire entro domani». Il bambino è seguito anche dal Centro Ustioni dell'ospedale pediatrico. Anche il padre è rimasto ferito nel rogo, in maniera grave, ed è all'ospedale di Pisa.
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